Fondazione: 1910 da Ugo Stella in Milano
Sede Italia: C.so G. Agnelli 200, 10135 Torino
Sito ufficiale: www.alfaromeo.it  
  
Marchio di grande fascino in tutto il mondo, legato all’immagine dell’automobile elegante e con prestazioni superiori alla media. Fa parte di Stellantis, della quale rappresenta uno dei brand dell’universo premium. Nasce come A.L.F.A., Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, il 24 giugno 1910 a Milano sotto la guida del cavaliere Ugo Stella, ex amministratore delegato della Società Italiana Automobili Darracq.

Il primo progettista è Giuseppe Merosi, che disegna la 24 HP con motore di 4.1 litri nel 1910. Nel 1915 la gestione passa a Nicola Romeo e nel 1919 compare il marchio Alfa Romeo. Nel 1933 l’azienda entra a far parte dell’IRI, Istituto per la Ricostruzione Industriale, e vi rimarrà fino alla cessione alla Fiat, nel 1986.

L’immagine sportiva delle Alfa Romeo nasce già con le prime vetture di Merosi: le auto del Biscione vincono dalla Targa Florio alla Mille Miglia, dal primo Campionato del Mondo Marche classe Grand Prix alla 24 Ore di Le Mans. Con l’Alfa Romeo si fa le ossa, prima come pilota e poi come titolare della squadra corse della Casa, addirittura Enzo Ferrari.

Nel secondo dopoguerra i piloti dell’Alfa Romeo conquistano i primi due campionati del mondo di Formula 1: nel 1950 Giuseppe Farina e nel 1951 Juan Manuel Fangio. Negli anni 1960-70 l'Alfa Romeo domina le gare Turismo e vince due titoli mondiali Sport-Prototipo nel 1975 e ’77, mentre con il motore Alfa Romeo la Brabham vince due Gran Premi di F.1 nel 1978.

Il ritorno nelle gare Turismo è ricco invece di soddisfazioni, con le vittorie del DTM (campionato tedesco) 1993 e del BTCC (campionato inglese) 1994, sempre grazie alla 155. Anche la 156 che gareggia dal 1998 conquista titoli a raffica.

La storia industriale moderna dell’Alfa Romeo inizia nel 1950 quando, sotto la direzione dell’ingegner Orazio Satta Puliga arrivano la 1900 e il primo modello di grande diffusione, la Giulietta (1954). È un successo e la versione Spider, disegnata da Pininfarina, è destinata a entrare nella storia dell’automobile. L’ancor più innovativa Giulia, l’auto “disegnata dal vento”, destinata a sostituire la Giulietta debutta nel 1962. Anche la Giulia avrà vita lunga, come la sua apprezzatissima versione coupé: uscirà di scena nel 1978.

Intanto da Pomigliano d’Arco, Napoli, ha preso il via l’avventura Alfasud: la prima auto a trazione anteriore della Casa, prodotta in varie configurazioni di carrozzeria: prima a due volumi e coupé e, nel 1983, berlina a tre volumi e station wagon. A Sud, ma in Basilicata, si consuma anche la mesta avventura dell’Arna, nata dalla joint-venture con Nissan. La Alfa Romeo 164 dall’elegante linea Pininfarina, nel 1987 nasce nel segno delle sinergie fra Fiat, Lancia e Saab, ed è a trazione anteriore, come sarà la 155 del 1992.

I fasti dei tempi migliori tornano nel 1997, grazie all’apprezzatissima 156 frutto della matita di Walter da Silva. Nascono poi la piccola MiTo che stuzzica i più giovani, mentre nel 2010 torna il nome “Giulietta”, utilizzato per la nuova compatta di segmento C. Modelli capaci di dare soddisfazioni in termini di vendite ma il pubblico vuole un’Alfa a trazione posteriore.

Nel 2015 Sergio Marchionne, allora amministratore delegato di FCA, lo accontenta con il lancio della Alfa Romeo Giulia, nata su una piattaforma tutta nuova chiamata Giorgio. Trazione posteriore, cambio manuale o automatico e sensazioni di guida di altissimo livello che si esaltano ulteriormente sulla Quadrifoglio, mossa da un V6 di 2,9 di origine Ferrari da 510 CV. Dopo di lei arriva la Stelvio, primo SUV del Biscione, basata sulla stessa piattaforma e anche lei disponibile in versione Quadrifoglio.

Modelli osannati dalla critica per quanto riguarda la guida ma incapaci di sfondare nelle vendite. Intanto FCA si fonde con PSA e nasce Stellantis che tiene a battesimo la Alfa Romeo Tonale, SUV compatto disponibile anche con motorizzazioni elettrificate (mild hybrid e plug-in) che segna il ritorno alla trazione anteriore. Il modello del rilancio che fa da apripista all’elettrificazione della gamma, che dal 2027 passerà alla sola trazione elettrica.