Potete chiamarli controlli minimi all'auto, o verifiche periodiche: parliamo di tutto quanto non è obbligatorio per legge. Non ci riferiamo né alla revisione periodica ogni certo numero di anni imposta dalle normative europee e italiane né ai tagliandi delle Case. Qui le leggi non c'entrano niente, e ogni singolo proprietario della vettura si regola come meglio crede, in base a diversi fattori: desiderio di viaggiare con un veicolo efficiente e sicuro, ridurre i consumi (più la macchina è controllata, meno si spende alla pompa), circolare senza inquinare troppo, far durare di più le varie componenti dell'auto. Insomma, essere virtuosi col proprio mezzo. In basso, qualche dritta che di sicuro già conoscete: una sorta di sintesi di quanto ogni tanto vi ricordiamo di fare.

 

Cinquina "minima"

 

#1. Olio. Non attendete che il livello dell'olio motore sia insufficiente https://it.motor1.com/magazine/44821/livello-olio-motore-come-controllarlo. È bene controllarne il livello almeno una volta al mese e, se necessario, effettuare il rabbocco, in un tempo che va dai 5 ai 10 minuti. Per controllare l'olio è opportuno indossare dei guanti, sia per limitare scottature in caso di contatto con le parti calde del motore che per non sporcarsi le mani. Primo: estraete l'astina. Secondo: pulitela con uno straccio pulito, per capire se viene sporcato solo dall'olio motore, o con carta assorbente. Terzo: inseritela di nuovo a fondo. Controllate il livello del lubrificante: deve essere compreso fra le due tacche. Se è vicino al minimo, e se la vettura è moderna (e non usata per più di 150.000 km circa prima del più recente rabbocco), potrebbe esserci un problema.

 

#2. Batteria. In alcune batterie https://it.motor1.com/
magazine/37495/batteria-auto-come-controllarla al piombo d'acido, c'è un codice colore (all'interno di un piccolo foro) che vi dice la carica attuale del dispositivo. Il colore verde significa batteria carica. Il nero significa batteria carica grosso modo al 50%: va ricaricata. Il bianco vuol dire batteria da sostituire. È il led autodiagnostico: verde= ok, nero da ricaricare, bianco=da "rabboccare". In assenza del colore, o comunque se si vuole andare più a fondo alla questione, ecco che vi soccorre il Tester. A cofano chiuso e a motore spento, inserite il cavo nero nella porta nera COM. Dopodiché, inserite il cavo rosso nella porta rossa V. Posizionate il selettore sul simbolo V corrente continua. Impostate il tester sul livello di tensione immediatamente superiore a quello della batteria. Basta seguire le istruzioni dello strumento: di solito 20 V. Dopo qualche istante, il Tester vi dirà il voltaggio della batteria.

 

#3. Pressione gomme. Il controllo della pressione va fatto "a freddo": massimo tre chilometri di percorrenza (così la temperatura degli elementi non incide sulla misurazione). Almeno una volta al mese e prima di lunghi viaggi. Invece, per un eventuale controllo "a caldo", va previsto un incremento di pressione di 0,3 bar. Comunque, mai sgonfiare pneumatici caldi. I valori di pressione li dà il Costruttore dell'auto, che fornisce pure indicazioni per impiego normale, in autostrada, a pieno carico: c'è tutto sul libretto d'uso e manutenzione. Per gonfiare uno pneumatico sgonfio, solitamente, bisogna tirare una leva simile al freno di una bicicletta. Mentre se la pressione è troppo elevata si deve premere un tasto (che può essere di plastica o di gomma) per sgonfiarlo e far sfiatare l'aria come se si premesse su una valvola. Con i sensori di pressione, poi, bisogna ricordarsi di "azzerare" il sistema una volta che le gomme sono alla giusta pressione, perché il segnale ricevuto è quello che misura la velocità delle ruote.

 

#4. Filtro. Il filtro abitacolo (preizoso anche per il "clima") https://it.motor1.com/magazine/46195/da-sapere-aria-condizionata-tre-dritte va sostituito periodicamente, perché se si intasa non svolge bene il proprio compito. Ogni quanto? Dipende dalle zone in cui circolate (se molto inquinate o no), dai chilometri percorsi. Comunque, si sentite cattivi odori, è il momento giusto. Altrimenti, indicativamente, è da sostituire dopo i canonici 10.000 chilometri. Se siete pratici, potete sostituire da voi il filtro abitacolo, facendo comunque attenzione alle indicazioni del libretto d'uso e manutenzione della vettura. Generalmente, il filtro si trova nel vano motore alla base del parabrezza o nell'abitacolo stesso, sotto il cassetto portaoggetti. Togliete il filtro cartaceo (a fisarmonica) dalla base del filtro e mettete quello nuovo.

 

#5. Scadenze. Occhio ai chilometri. Fate verificare dischi e pastiglie dei freni ogni 10.000 km. Comunque, tendete l'orecchio ai freni, magari sollecitandoli un minimo, ma pur sempre in sicurezza: i freni "fischiano"? Forse le pastiglie dei freni vanno sostituite (con un esborso contenuto), prima che i freni si rompano (con rischi per la vostra incolumità e per il vostro portafogli). Occhi puntati anche sulla spia nel cruscotto. Mentre le candele vanno di sicuro controllate ogni 15.000 km, e sarà il meccanico di fiducia a valutare se occorre sostituirle.

 

Discorso a parte: revisione e tagliando

 

Invece, per quanto riguarda la revisione obbligatoria, la norma è facile: le macchine devono essere sottoposte a revisione per la prima volta nel quarto anno successivo a quello di prima immatricolazione, entro il mese di rilascio della carta di circolazione. Successivamente, ogni 2 anni entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l'ultima revisione. Presso la Motorizzazione o presso le officine autorizzate. E i tagliandi? Sono le Case a indicare quando è il momento giusto. Solo per dare un'indicazione: auto con tagliando ogni 15.000/20.000 km oppure ogni 2 anni; vettura con cambio olio ogni 15.000 km e tagliando ogni 30.000; macchina con tagliando ogni 30.000/50.000 km o 2 anni. Sempre più spesso, poi, la centralina di bordo, anche grazie ad alcuni sensori, è in grado di valutare da sé, in automatico, quando è necessario fare il tagliando.