Il caso di Jeremy Clarkson è diventato un tormentone nel giornalismo dell’auto e non solo, anche sui social si è scatenata una bufera con milioni di tweet che al grido di #BringBackClarkson chiedono di reintegrare il presentatore nel programma Tv Top Gear. La trasmissione è seguita ogni sera da circa 5 milioni di telespettatori e la sospensione di domenica è già costata 4 milioni di ascolti in meno. La BBC sta investigando ed anche per domenica prossima, 22 marzo, ha comunicato la sospensione dello show. Ed ecco che i tabloid inglesi cominciano a far trapelare le prime indiscrezioni su cos’è successo quando Jeremy ha dato un pugno al produttore di Top Gear Oisin Tymon. Stando alla versione di Tymon al momento dell’incidente Jeremy Clarkson si trovava vicino a Northallerton, una cittadina di 15.741 abitanti, capoluogo della contea del North Yorkshire, in Inghilterra, insieme a lui, Richard Hammond e James May. Incalzato dai giornalisti nei giorni scorsi però May ha affermato di non essere presente al momento in cui si sono svolti i fatti.


Invece, secondo Tymon lui c’era ed insieme ad Hammond ha trattenuto Clarkson dall’aggredirlo ancora. Clarkson avrebbe colpito Tymon mentre era ubriaco e lo insultava chiamandolo “pigro, irlandese di XXX”. Clarkson starebbe negando agli investigatori di aver pronunciato frasi simili e, sempre secondo il DailyRecord, subito dopo l’accaduto Oisin sarebbe stato portato all’ospedale di Northallerton, mentre Clarkson è tornato nel bar. Un amico di Oisin dice che se quest’indagine interna non porterà alla luce la verità dei fatti il produttore è consapevole di potersi rivolgere alla polizia. Ad ogni modo Oisin spera di tornare presto a lavoro con Top Gear e pensa che con Clarkson possa rimanere un rapporto di lavoro, per l’amicizia invece è un altro discorso.

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