Il popolo dei nerd è subbuglio: finalmente sta per arrivare nei cinema “Ghostbuster: Legacy”, terzo capitolo della saga cinematografica dedicata agli acchiappafantasmi più famosi del mondo.

Film atteso da anni e più volte rimandato (c'è, come spesso è accaduto negli ultimi tempi) lo zampino della pandemia), anticipato da diversi teaser e trailer che mostrano e non mostrano, dicendo il giusto per quanto riguarda la trama. Alcuni dei protagonisti delle pellicole anni '80 sono stati confermati, così come la mitica Ecto-1, l’auto portata in giro per New York da Peter Venkman, Raymond "Ray" Stantz, Egon Spengler e Winston Zeddemore.

Un modello con una storia molto particolare e diventato in poco tempo tra i più amati dagli appassionati di cinema.

La Caddy per le emergenze

“Dovendo trasformare un'automobile in una macchina del tempo, perché non usare una bella automobile?” Racconta così la nascita della DeLorean in grado di viaggiare nel tempo Doc, protagonista assieme a Marty McFly della saga di “Ritorno al futuro”, pellicola che assieme a Ghostbusters ha segnato in maniera indelebile gli anni ’80.

Una bella auto per andare a spasso tra passato e futuro, una decisamente meno riuscita per catturare ectoplasmi (da qui il nome Ecto-1 messo sulla targa) in giro per la città. Ma la Cadillac modificata dalla Miller-Meteor (azienda specializzata in modiche auto con sede a Piqua, in Ohio) non doveva essere bella, doveva essere spaziosa.

Doveva essere infatti utilizzata come auto ambulanza o carro funebre, attività certamente non ricreative con la funzione dettava le forme. Una super station wagon, prodotta in appena 400 unità, con posteriore molto alto e un’unica concessione allo stile: le 2 pinne posteriori, riprese dalla Cadillac Eldorado del 1959 (e le più grandi mai montate su un modello di serie), elemento molto in voga negli anni ’50 negli Stati Uniti.

Impressionante era anche la lunghezza: più di 6 metri per circa 3 tonnellate di peso. Non certo una piuma, con il V8 di 6,3 litri e 320 CV che le permetteva comunque di muoversi abbastanza agilmente e una guida che, stando a chi l’ha provata, non era così impegnativa come si potrebbe pensare, grazie anche alle sospensioni pneumatiche.

5 fatti che non sapevi sugli «Acchiappafantasmi» Ecto-1

Dai morti ai non morti

Le sue imponenti misure fecero colpo sui produttori di Ghostbusters, visto che i 4 acchiappafantasmi avevano bisogno di tanto spazio per stivare zainetti protonici, trappole e altri “ferri del mestiere”. Così la Cadillac ambulanza entrò a far parte del cast per, si legge da qualche parte, 1.400 dollari (circa 3.500 dollari al cambio attuale). Nel film si menziona invece la cifra di 4.800 dollari (circa 12.000 dollari odierni).

Inizialmente la sua livera, disegnata da Dan Akroyd e Harold Ramis (tra i protagonisti del film) sarebbe dovuta essere completamente nera, con luci stroboscopiche viola e bianche a contorno. Un aspetto sicuramente scenografico ma che mal si sarebbe accordato con le scene girate di notte.

5 fatti che non sapevi sugli «Acchiappafantasmi» Ecto-1

Le modifiche per il film vennero così affidate a Stephen Dane, famoso per il lavoro fatto in Blade Runner (1982). Ecco quindi arrivare la livrea bianca col logo dei Ghostbusters sulle fiancate, il tetto con luci e strani aggeggi elettronici. E il suono tipico delle sue sirene.

Dal successo all’oblio

La Ecto-1 fu protagonista anche di Ghostbusters II e proprio durante le riprese del sequel ebbe un incidente sul ponte di Brooklyn, con conseguenze fatali che costrinsero la produzione a ricorrere a un nuovo modello, con modifiche evidenti come il piccolo led wall sul tetto. Gli effetti dell’incidente della Ecto-1 originale si possono vedere nel film: all’inizio infatti si vede la Cadillac sputare fumo e arrancare nel traffico: era tutto vero e dopo quelle scene per lei non ci fu più nulla da fare.

5 fatti che non sapevi sugli «Acchiappafantasmi» Ecto-1

Terminate le riprese del secondo capitolo l’auto fu praticamente abbandonata in un capannone degli Universal Studios, in preda alla ruggine. Solo grazie all’intervento (e al lavoro) di alcuni volenterosi fan la Ecto-1 è tornata all’antico splendore, con un lavoro di restauro a dir poco stupefacente, il cui risultato si può trovare qui.

Fotogallery: La Ecto-1 di Ghostbusters