I progetti per ripulire spiagge o boschi dai rifiuti, in particolare dalla plastica, sono tra le iniziative che le Case automobilistiche stanno promuovendo e sostenendo con maggiore impegno. A volte, questo ha anche un parziale interesse pratico, pensiamo a quei costruttori che utilizzano tessuti ricavati da quelle stesse plastiche per le loro vetture.

Altre volte, invece, l'iniziativa è più fine a se stessa, ovvero nasce con lo scopo di dare il buon esempio e un contributo comunque concreto alla causa del benessere comune e dell'ambiente. Un impegno che in ogni caso contribuisce a dare lustro alle aziende in termini di sostenibilità.

Non soltanto CO2

La riduzione delle emissioni non è infatti l'unico obiettivo contemplato dai piani di sostenibilità. In generale, lo sforzo comune è quello di migliorare lo stato di salute del pianeta e con esso le condizioni di vita della collettività.

Per questo motivo, anche se raccogliere cartacce e rifiuti vari che deturpano le aree verdi non produce un immediato benefico in termini di taglio delle emissioni, aiuta comunque a raggiungere la posizione virtuosa che le aziende puntano a ottenere e migliorano la loro immagine.

Suzuki Save the Green

Suzuki Save the Green

Le attività promosse dalle Case in questo ambito sono numerosissime e spesso iniziano con la manutenzione delle aree verdi nelle immediate vicinanze delle fabbriche stesse. Mantenerle in salute e favorire la biodiversità, facendo crescere le superfici di boschi e giardini, aiuta anche ad aumentare l'assorbimento di CO2 della vegetazione e quindi a compensare le emissioni, ma in questo caso si tratta di un beneficio secondario rispetto a quello puramente etico.

Un esempio recente vicino a Torino

Recentemente, Suzuki ha portato a termine con gruppi di volontari tra cui i dipendenti della sede italiana (a Robassomero, vicino a Torino) la pulizia di vaste aree del parco della Mandria, storico polmone verde che parte dalla Reggia di Venaria in direzione delle Valli di Lanzo.

Suzuki Save the Green

Suzuki pulisce il parco della Mandria

Suzuki Save the Green
Suzuki Save the Green

L'operazione è stata condotta nei giorni immediatamente precedenti la Giornata della Terra, che è stata celebrata lo scorso 22 aprile, e ha portato alla rimozione di ben 2,3 tonnellate di rifiuti, tra cui alcuni ingombranti e una certa quantità di rifiuti speciali, difficili da smaltire e quindi consegnati ad aziende specializzate nel trattamento.

Questa iniziativa non è nuova: risale addirittura al 2012, anno in cui per la prima volta, e da quel momento ogni anno, la filiale nazionale della Casa di Hamamatsu ha organizzato giornate a favore dell'ambiente. Da allora, il progetto chiamato "Save The Green"  ha recuperato qualcosa come 55 tonnellate di rifiuti da parchi, fiumi e zone restituite alla natura.

Una gara a chi pulisce meglio

Nelle stesse date, MINI ha invece partecipato al progetto "Plastic Free", che analogamente ha coinvolto le community della Casa e dell'associazione il 22 e 23 aprile per promuovere, sempre in occasione della Giornata della Terra, una sorta di challenge chiamato Cleanup Competition.

Mini Cleanup Competition

MINI Cleanup Competition

Si tratta di una sfida tra città in cui oltre 25mila volontari si sono mobilitati con l’obiettivo di rimuovere ben 500 tonnellate di plastica e rifiuti dispersi nell’ambiente. Si è trattato della prima tappa di un percorso che proseguirà il 4 giugno in occasione delle Italy Walk, le passeggiate ecologiche che Plastic Free organizza in questo caso per ripulire le strade e i parchi dai mozziconi di sigaretta.

Rifiuti, questi, che difficilmente torneranno come parte dei materiali ecologici delle nuove vetture, ma che contribuiscono ugualmente al percorso di sostenibilità in senso più ampio del brand inglese.

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