L'aggettivo "sostenibile" è ormai diventato il requisito fondamentale che deve (e dovrà sempre di più) essere soddisfatto da ogni attività e in ogni ambito, non soltanto quello industriale.

Per questo, le strategie aziendali dei costruttori assomigliano sempre meno a semplici piani industriali e sempre più a progetti per la ricerca del benessere comune, in cui si misurano i risultati della condotta di un'azienda anche sotto l'aspetto sociale e della cosiddetta "governance".

A chiarire un po' meglio come questa filosofia si integra nella condotta di un'azienda a 360 gradi ci ha pensato Nissan presentando il Rapporto di sostenibilità 2022. Qui sono stati ripresi e ampliati i concetti già elencati nel piano Ambition 2030, che rappresenta la visione a medio e lungo termine dell'azienda, ribadendone i valori di base a cominciare dal rispetto dei diritti umani.

L'etica del rispetto

La sostenibilità sociale, che normalmente appare come uno dei concetti più sfuggenti, è invece considerato basilare per il gigante giapponese e inizia in azienda, con l'impegno a "offrire ai propri dipendenti e collaboratori un ambiente di lavoro variegato ed inclusivo, che permetta loro di esprimersi senza barriere". Il passo seguente è definire l'influenza delle proprie attività sulla società e sull'ambiente, ma anche il contrario.

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Impatto reciproco

Per fissare i punti chiave del suo orientamento, Nissan ha creato una sorta di tabella chiamata "matrice di materialità": comprende la classica valutazione dei rischi e dei benefici, ma non è basata sul solo impatto economico bensì su quello sociale e ambientale e, soprattutto, è reciproco. Considera cioè l'effetto delle attività su società e ambiente, ma anche il modo in cui questi a loro volta influenzano scelte e iniziative dell'azienda.

Nel dettaglio, Nissan ha identificato 21 elementi di rilevanza, riassunti nello schema in alto sopra, e da qui individuato i 12 più importanti (in evidenza qui sotto) che saranno considerati prioritari e inseriti in tutte le iniziative commerciali da qui in avanti. 

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Tra questi troviamo l'impegno per la sicurezza, la riduzione delle emissioni e la protezione dei dati, l'elettrificazione e la spinta verso le energie rinnovabili. Ma sono elencati anche lo sviluppo di soluzioni di mobilità "inclusive", ossia fruibili da un pubblico più vasto possibile, la ricerca della qualità e una buona gestione delle catene di approvvigionamento e delle risorse energetiche e non.

Il "buon profitto"

Il piano di materialità è influenzato però anche dalle tendenze tecnologiche e dagli interessi degli azionisti, dunque non dimentica la necessità di rendere adeguatamente profittevoli le attività, anche perché la transizione, come più volte sottolineato, è costosa e richiede sempre più sostegno economico.

Non per niente, la presentazione del rapporto di sostenibilità è stato accompagnato da un altro importante documento, "Sustainable Finance Framework", ossia un piano di finanziamento per il quale ha chiesto alla società indipendente Sustainalytics, di verificare e certificare la conformità dei propri progetti ai parametri ambientali, sociali e finanziari.

In questo modo, la Casa può garantire ai nuovi investitori che tutte le attività che decideranno di appoggiare e finanziare soddisfano i criteri di sostenibilità, e in sostanza, "vanno nella corretta direzione", e genereranno profitti nel rispetto di quegli stessi principi.

I piani di sostenibilità di Nissan per il 2030

La neutralità come valore

Nel corso del seminario online organizzato per la discussione dei temi legati al rapporto 2022, Joji Tagawa, responsabile della sostenibilità, ha confermato l’obiettivo aziendale della piena neutralità nelle emissioni di carbonio per il 2050. Prima tappa, ridurre gradualmente quelle dei veicoli, che avranno soluzioni elettrificate per l'intera gamma mondiale entro il 2030.

Il concetto è generare valore, non soltanto economico, con prodotti a impatto ambientale sempre più ridotto, un concetto che coinvolge però anche molti altri molti aspetti compresi i materiali, la catena di fornitura e l'attività nelle fabbriche.

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Accanto a questo, Nissan lavorerà per lo sviluppo dell'ecosistema elettrico che dovrà rendere queste soluzioni accessibili e fruibili, non soltanto nell'infrastruttura di ricarica ma anche nell'origine stessa dell'energia. Si punta anche a modelli di economia circolare con progetti come come 4R Energy (recupero e riutilizzo batterie) e Blue Switch (impiego di veicoli elettrici per iniziative a sfondo sociale) che sono oggi in fase sperimentale.

Non ultimo per importanza né per impegno profuso, l'incremento della sicurezza, che al contrario è valutato come uno degli elementi di maggior impatto sociale: anche qui, dalla guida autonoma alla connettività avanzata, la priorità è rendere queste innovazioni davvero accessibili ed estenderne i benefici a tutti rendendo le strade più sicure.

Fotogallery: Foto - La sostenibilità nel piano Nissan Ambition 2030