Lo sentirete dire spesso: le macchine sono tutte uguali. Spesso è vero, anche perché a volte i marchi automobilistici si mettono insieme per produrre un modello condividendo scocche, motori, componenti. Anche le fabbriche dove fisicamente vengono costruite le auto. Come nel caso della nuova Renault Twingo, nata dallo stesso progetto della nuova smart. Eppure la piccola francese riesce ad essere originale, diversa, dalle concorrenti perché è andata contro le certezze, spostando il motore e la trazione da davanti a dietro. Ma questa disposizione è solo la principale curiosità da scoprire guidandola. Le altre le trovate nel video del #perchécomprarla.


Pregi e difetti


Il vantaggio principale di avere la meccanica dietro è che le ruote davanti sono libere, non sono vincolate a semiassi e ingombri di motore e cambio per cui possono sterzare di più e rendere le manovre un gioco da ragazzi. In velocità è pronto a cambiare direzione ai piccoli angoli ma sempre leggero, e qui si può parlare di uno degli aspetti che gli appassionati di guida sportiva sono più interessati ad approfondire: la Twingo sovrasterza? No, e non dipende dai 70 CV di potenza del motore 1.0 aspirato a 3 cilindri che ho provato. E' la taratura del controllo elettronico di stabilità che è molto conservativa, per non rendere la macchina troppo impegnativa da guidare dai clienti tipici di questa categoria. Intelligente, comunque, il supporto con USB integrato per usare lo smartphone.


Qual è la migliore


L'altro motore disponibile è il turbo benzina da 90 CV da 900 cc, mentre l'allestimento intermedio Live può andar bene perché ha già quel che serve, come il climatizzatore manuale. La versione con capote elettrica in tela, poi, è stuzzicante, perché praticamente è come viaggiare su una cabrio.


Le auto da città, in ogni caso, sono parecchie: confrontatele tutte usando il nostro Trovauto, e trovate i prezzi e gli equipaggiamenti sul nostro Listino.

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