Giocate una bellissima partita a calcetto il venerdì sera, vi divertite, vi sentite bene, fate la doccia e poi tornate a casa in auto: qui succede qualcosa. Può essere un lieve fastidio muscolare in qualsiasi zona del corpo, oppure una tensione eccessiva a cosce e polpacci, o perfino un crampo. Il tutto magari peggiorato da una qualche fattore di stress di base: lavoro, studio o altri pensieri. Una condizione che riguarda qualsiasi attività sportiva, dalla palestra al tennis passando per la corsa. Che si può manifestare anche a causa del grande caldo di questi giorni, per via della disidratazione corporea: si suda in abbondanza, perdendo sali minerali. In situazioni del genere, miracoli non se ne possono fare, però esiste qualche piccolo accorgimento da seguire sia prima di salire a bordo sia durante lo spostamento stesso. Piccoli trucchi che non solo servono a viaggiare in auto in modo più confortevole, ma aiutano anche la muscolatura a rilassarsi in vista delle successive ore serali e del riposo notturno.
Tris di accorgimenti
#1. Coscia e polpaccio. Per proteggere i muscoli posteriori della coscia, fra i più doloranti dopo lo sport, prima di salire in auto a guidare fate stretching: allungamento muscolare. Sdraiatevi supini (ossia con la schiena a terra): sollevate una gamba o entrambe appoggiandola a una parete, un palo, un albero. Occorre che vada a formarsi un angolo a 90 gradi tra il busto e la gamba. Mantenete la posizione per trenta secondi, poi 10 secondi di riposo e di nuovo 30 secondi. Invece, per i polpacci, appoggiate le mani a una parete, tenete un piede vicino alla parete stessa e allontanate l'altro distendendo la gamba e mantenendo il tallone poggiato a terra. Anche in questo caso, mantenete la posizione per trenta secondi, poi 10 secondi di riposo e di nuovo 30 secondi. Comunque, devono essere tirati i muscoli e non le articolazioni.
#2. Bevande. Dopo un'abbondante sudorazione da caldo estivo, bevete una bevanda ricca di potassio e magnesio, elementi indispensabili per il recupero dei sali minerali. Va bene anche acqua fredda (non gelida, se no si rischia un blocco intestinale), ma è meglio una bevanda ricca di sali minerali. Se fate un'attività molto intensa col caldo africano di questi giorni, con sedute prolungate e ravvicinate, è consigliabile un prodotto ricco di le vitamine, potassio, magnesio, maltodestrine. Occhio: l'idratazione corporea può avvenire anche in auto, dove magari continuate a sudare nonostante l'utilizzo del climatizzatore: nulla vieta di dissetarsi anche al volante, purché lo facciate in condizioni di massima sicurezza. Ma quanto bere? Dipende. In linea di massima, dovete ascoltare il senso della sete, introducendo poco più del volume di liquido espulso col sudore. Mai eccedere: se si beve in eccesso rispetto a quanto avete sudato, affaticate fegato e reni.
#3. Calma. Avete fatto sport, non si tratta di un altro lavoro stressante. Dopo la partita di calcetto, l'ora di tennis, la seduta in palestra o altro, calma: prendetevi un minimo di tempo per rilassarvi prima di salire in auto. Dovete assolutamente disporre al meglio le fibre muscolari per il recupero: cosa che può avvenire anche in auto, seduti, a motore spento e coi finestrini giù. Distendete i nervi per guadagnare in flessibilità ed elasticità muscolare. In ogni caso, ascoltate sempre il corpo: se i dolori sono costantemente negli stessi punti, potrebbe esserci un minimo di infiammazione che richiede un paio di giorni di stop. Discorso diverso chiaramente se c'è una contrattura muscolare: occorre una pausa ben più lunga.
Altre due regole d'oro
In linea di massima, ai muscoli servono carboidrati (come pasta e pane) il giorno dello sforzo, e proteine il giorno dopo (carne): le gambe vi chiedono sangue ricche di proteine per ricostruire le fibre muscolari nel miglior modo possibile. Per il recupero muscolare e corporeo, sì ai succhi di frutta e alle banane mature, ricchissime di potassio. La sera, magari a casa col corpo che ancora emana calore, prezioso lo yogurt. Comunque sia, anche se fate fatica a recuperare nonostante tutte le precauzioni (dallo stretching all'alimentazione), continuate a fare sport, sempre. L'inattività fisica, come riporta il ministero della Salute, è il quarto più importante fattore di rischio di mortalità a livello mondiale e causa il 6% di tutti i decessi. È superata soltanto dall'ipertensione sanguigna (13%) e dal consumo di tabacco (9%) e si attesta allo stesso livello di rischio dell'iperglicemia (6%). Circa 3,2 milioni di persone muoiono ogni anno perché non sono abbastanza attive. Le persone insufficientemente attive presentano un rischio di mortalità dal 20% al 30% più elevato rispetto a persone impegnate in almeno mezz'ora di attività fisica di intensità moderata nella maggior parte dei giorni della settimana.