Il Sole che “bacia” la pelle non va demonizzato perché sviluppa la vitamina D, benefica per ossa, muscoli e sistema immunitario. Tuttavia, come ben sapete, la pelle è il confine tra organismo e ambiente esterno: è la nostra prima difesa verso il mondo che ci circonda ma è anche l'organo più esposto ai fattori ambientali, ed è quindi fondamentale proteggerla. Al di là della scottatura da raggi solari (che può anche essere grave), uno dei rischi maggiori per chi esagera con l’esposizione al Sole si chiama melanoma cutaneo: è un tumore maligno che origina dalle cellule che producono la melanina, dette melanociti. Esistono pertanto linee guida fissate dal ministero della Salute, che possono essere estese anche a chi guida l’auto: basti pensare agli automobilisti che, sotto il solleone, viaggiano su macchine scoperte. E a chi guida col gomito fuori dalla vettura: comunque, un pericolo per la sicurezza stradale, un comportamento vietato e punibile con una multa.


3 aspetti da ricordare


#1. Scudo. Qualsiasi parte del corpo sia direttamente esposta al Sole in auto, utilizzate creme solari ad alta protezione: contengono filtri che bloccano non solo le radiazioni UVB (responsabili delle scottature) e UVA. Infatti, i raggi solari sono composti, fra l’altro, da raggi ultravioletti B, con lunghezze d’onda più corte (raggi UVB), e da raggi ultravioletti A, con lunghezze d’onda maggiori (raggi UVA). L’infiammazione della pelle (scottatura solare) e il conseguente arrossamento della pelle (eritema) sono causati principalmente dai raggi UVB. Sebbene i raggi UVB costituiscano il principale fattore di rischio di cancro, non va trascurato il rischio rappresentato dai raggi UVA. I raggi UVA causano inoltre un invecchiamento prematuro della pelle. Le ricerche indicano anche che un’eccessiva esposizione ai raggi UVB e ai raggi UVA influisce sul sistema immunitario del corpo.


#2. Fattore protettivo. Come ricorda il ministero, il fattore di protezione (SPF) deve essere inversamente proporzionale al proprio fototipo: tanto più la pelle è chiara e quindi sensibile ai raggi solari, tanto maggiore deve essere l'SPF. Determinate il vostro fototipo, e regolatevi di conseguenza: più basso il fototipo, più forte lo scudo necessario. Fototipo uno: capelli biondi o rossi, occhi chiari, carnagione molto chiara con efelidi, estremamente sensibile al Sole, si scotta sempre e non si abbronza. Fototipo due: capelli biondi o castano chiaro, occhi chiari, carnagione chiara, spesso con efelidi, sensibile al sole, si scotta con facilità e si abbronza con difficoltà. Tre: capelli castani, occhi chiari o marroni, carnagione bruno-chiara, può scottarsi ma si abbronza. Quattro: capelli castano scuro o neri, occhi scuri, carnagione olivastra o scura, si scotta di rado e si abbronza con facilità. Fototipo cinque: capelli neri, occhi scuri, carnagione bruno olivastra, si abbronza intensamente. Sei: capelli neri, occhi neri, carnagione nera, non si scotta mai, tipo di razza nera.


#3. Mai esagerare. Prima di salire in auto, se guidate col gomito fuori o se viaggiate su una scoperta, è importante usare le creme con filtri solari per integrare, ma non per sostituire, i metodi fisici di protezione dalle radiazioni UV (indumenti, cappello, occhiali, ombra) soprattutto nelle ore centrali e più calde della giornata. Utilizzate quelle protezioni anche al volante. Alcune sedi sono da proteggere in modo particolare: naso, orecchie, petto, spalle, dorso del piede, cuoio capelluto (soprattutto se si è calvi). Comunque, le creme con filtro solare devono essere considerate un aiuto per una abbronzatura corretta e non un lasciapassare per esposizioni troppo prolungate.


Un paio di dritte in più


Ma quanta crema usare? I prodotti solari garantiscono la loro completa efficacia soltanto se utilizzati in quantità sufficienti: indicativamente, per la protezione di tutto il corpo di un adulto di corporatura media, è necessario applicare almeno 35 grammi di prodotto, che corrispondono approssimativamente alla quantità contenuta in sei cucchiaini da tè. Generalmente i consumatori sono soliti usarne solo la metà, pertanto anche la protezione solare risulta ridotta di oltre la metà. Questo vale anche se andate in auto in montagna. Attenti: il Sole è più vicino e quindi dovete proteggervi. E non fatevi ingannare al volante se il tempo è nuvoloso: questo permette comunque il passaggio delle radiazioni. Che vanno a “picchiare” sul gomito fuori dal finestrino o su altre parti del corpo esposto al Sole.