Nessun allarmismo infondato: una giornata al mare fa bene, al corpo e alla mente. Ma c’è chi deve guidare dopo ore e ore passate in spiaggia sotto il sole, per tornare in albergo oppure alla casa presa in affitto o di proprietà. Ed è qui che potrebbe emergere il problema: la stanchezza, diversa da quella che si prova dopo una giornata di lavoro. In vacanza ad agosto infatti non c’è stress nervoso, ma possono presentarsi segni di spossatezza per il fisico, che ovviamente hanno riflessi negativi sulla "performance" del guidatore, tanto più se il percorso è impegnativo. Allora, ecco qualche dritta in proposito.


Poker da conoscere


1# Aria. Partiamo dall’inizio: fatta colazione al mattino, salite in auto, la parcheggiate vicino alla spiaggia e poi via alla giornata di mare. La macchina resta sotto i bollenti raggi del sole per tutto il giorno, e quando tornate l’abitacolo sarà un "forno". Prima di salire a bordo, aprite le portiere coi finestrini giù per tre minuti. Una volta nella vettura, via all’aria condizionata per evitare che un colpo di calore vi stanchi ulteriormente.


2# Staccare. Un secondo caso frequente è che la vettura dobbiate usarla la sera, per uscire. "Ascoltate" i messaggi del vostro corpo: sono soprattutto le gambe a inviare i segnali sulla vostra condizione fisica di quel momento. Se non ce la fate, passate la mano, fate guidare altri o fatevi venire a prendere. Magari proprio quel giorno il caldo è stato più intenso del solito, oppure avete praticato qualche sport che richiede energia.


3# Serotonina. La regola è semplice: più si sta sotto il sole di giorno, più alte le probabilità di essere stanchi la sera. Infatti, il sole stimola un neurotrasmettitore, la serotonina, che contribuisce al miglioramento dell’umore ma al contempo favorisce un affaticamento generale. Più siete esposti al sole, maggiore la quantità di serotonina e la sensazione di essere un po’ affievoliti.


4# Alcol. O si beve alcol, o si guida. La raccomandazione vale ancor più d’estate, e a maggior ragione per grappa o superalcolici, che fanno salire ulteriormente la temperatura corporea e ostacolano una corretta idratazione del corpo, soggetto a stress per la sudorazione. Calore e alcolici sono un mix che stordisce e abbatte, e mettersi al volante col fisico così provato significa esporsi a forti rischi per la salute e per la sicurezza stradale.


Fino al colpo di sonno


Dopo una giornata al sole, nei casi estremi c’è chi si sente totalmente svuotato di energie. Può capitare. Forse, la temperatura del suo corpo si è alzata troppo, con il cuore costretto a pompare più rapidamente e con il sudore che ha dato fastidio, mentre lo sforzo dei polmoni (si sono adattati al ritmo respiratorio e al clima africano) è stato notevole. Massima cautela se dovete guidare in queste condizioni: con la spossatezza non si scherza in auto, ancor più se il sole picchia duro anche durante lo spostamento in macchina. Ricordate che il colpo di sonno è sempre lì pronto ad assalire. Mai sopravvalutare le proprie capacità, e al minimo segnale di palpebre pesanti, fermarsi in condizioni di sicurezza: si riparte solo dopo un pisolino.


In collaborazione con Aldo Ferrara, Professore di malattie respiratorie dell’Università di Siena, e coordinatore scientifico dell’associazione European Automotive Medicine (ERGAM), autore di "Fisiologia Clinica alla guida", Piccin Ed. 2015.