La traduzione dall'inglese la conoscete tutti: head-up display sta per "sistema di visione a testa alta". È una metafora che indica il visore a sovrimpressione e, come ben sapete, consente di manovrare il veicolo militare senza distrarsi: il pilota dell'aereo da caccia vede attraverso lo schermo trasparente. Da qualche anno, l'head-up display fornisce infatti informazioni all'automobilista: proietta un'immagine sulla superficie interna del parabrezza. In alternativa, questa "piccola lente" proietta un'immagine su un vetrino apposito che esce dalla plancia. Insomma, un… percorso simile a quello della scatola nera: si riferiva inizialmente solo agli aerei, poi la definizione è stata importata nel settore auto (vedi qui).


1) Che cos'è


Il guidatore dell'auto, con la massima comodità e in sicurezza, osserva i dati della macchina proiettati sul parabrezza. Tutte le informazioni vengono "sparate" di solito da un proiettore posizionato dietro al cruscotto con un contrasto visivo e cromatico che varia in base alla luce esterna e all'ambiente circostante: l'automobilista non deve rimettere a fuoco la propria vista quando sposta l'attenzione altrove (in auto o fuori). L'immagine in genere è creata da un sistema di specchi e proiettata a una distanza di due metri dal cofano motore. Il guidatore in questo modo non perde tempo, con il massimo comfort per la vista: nessuno stress per vedere da vicino e da lontano fa calare la performance del pilota dell'auto. Questo vale, almeno in teoria, sia per l'head-up display che un'immagine sulla superficie interna del parabrezza sia per la "piccola lente" che proietta un'immagine su un vetrino apposito che esce dalla plancia.


2) Come funziona


In genere, l'head-up display trasmette dati relativi alla guida direttamente nel campo visivo del guidatore, che riesce così a percepirli più velocemente: secondo BMW, per esempio, fino al 50% di tempo in meno. E l'attenzione rimane orientata dove serve: sulla strada. Grazie a una rappresentazione multicromatica, è più facile distinguere informazioni generali, come i limiti di velocità e le indicazioni di navigazione. Il conducente, secondo il Costruttore, può riconoscere con ancora maggiore facilità e velocità informazioni rilevanti come "Pedoni sulla carreggiata" (in abbinamento al BMW Night Vision optional) e reagire quindi più rapidamente. Generalmente, le info base date dall'head-up display sono la velocità in km/h, le indicazioni di svolta, le distanze, e il tempo stimato all'arrivo. Sono possibili contenuti sono il numero di giri del motore, più dettagliate indicazioni di navigazione, l'indicatore dei limiti di velocità in vigore sulla strada che si sta percorrendo. Talvolta, la rubrica dello smartphone e la stazioni radio e media. Le immagini possono anche essere a colori e possono talvolta essere visualizzate in orizzontale o in verticale. Peugeot propone l'head-up display in posizione ergonomica, resa possibile dalle proporzioni compatte del volante, aumentando il comfort del conducente.


3) A chi conviene


L'head-up display (detto anche HUD) si sta diffondendo fra le vetture. Per ora, comunque, pochi modelli hanno l'HUD nella dotazione di serie (di solito, quelle più alte di gamma); diverse auto lo includono fra gli optional a pagamento. Le Case procedono per gradi anche perché molti guidatori preferiscono controllare le informazioni dell'auto in modo tradizionale, sul cruscotto, anziché vedere numeri e segni all'altezza del parabrezza. Ci sono anche gli HUD after market (vedi qui): ricevono le informazioni di navigazione dallo smartphone e le proiettano su una pellicola trasparente sul parabrezza (oppure sulla lente riflettente collegata). L'head-up display può convenire a chi ha una certa dimestichezza e passione per la tecnologia di bordo, purché sia ben consapevole che quella strumentazione da auto premium deve favorire comfort e sicurezza. Per paradosso, c'è invece chi ritiene di essere distratto dall'head-up display: esattamente il contrario dell'obiettivo che si pone il Costruttore quando lo offre di serie o come accessorio.

Fotogallery: Head-up display: un accessorio, anche di serie