La fame di velocità, quella passione che passa per l'animo di ogni pilota, spesse volte viene veicolato, indirizzato in una sua dimensione, una sua natura. Eppure, quel furore dionisiaco e contemporaneamente apollineo, come era solito chiamarlo il Dottor Costa, quando vive dentro un pilota, lo fa fino in fondo, specialmente se questi riesce a divenire un'eccellenza. In epoche passate non era insolito vedere piloti in grado di passare dalle due alle quattro ruote e viceversa. Oggi, con piloti sempre più specializzati in discipline estreme, è sempre più complicato vedere questi "travasi" di passione. Valentino Rossi è però un esponente di una categoria che, eccelsa nelle due ruote, non disdegna le quattro. In passato è stato grande appassionato di Rally, tanto da partecipare anche a delle tappe mondiali come la Nuova Zelanda ed il RACC, senza disdegnare il suo abituale impegno al Monza Rally Show. Il pilota di Tavullia però è stato anche vicino ad un clamoroso approdo in Formula 1, quando nel 2006 provò la Ferrari (con un V10 dietro la schiena) a Valencia insieme agli altri piloti. E poi, come dimenticare la prova della Nascar in America, ma anche la gara a bordo della GT3 del team Kessel al Nurburgring del 2012, a bordo della 458 Italia.
Test a Fiorano
Il legame con Maranello si è rinsaldato quest'oggi a Fiorano, su quello storico circuito di prova di casa Ferrari, li dove il Drake aveva la sua casa e dove tutte le vetture del Cavallino venivano provate allo stremo. Insomma, un salto nella storia, con un presente che si chiama Ferrari 488 Pista. Valentino Rossi infatti, è stato tester per un giorno, provando i 720 cavalli del V8 Biturbo della Rossa, rivelata ufficialmente all'ultimo Salone di Ginevra.
Stralci di futuro?
Una prova che sottolinea ancora una volta la grande passione del pilota di Tavullia per le quattro ruote. Non è dato sapere ancora che tipo di prova abbia fatto Rossi, ed ovviamente si sarà trattato di un test di puro piacere e passione. Eppure, Valentino ha dalla sua una qualità: non dice e fa mai nulla per caso. Che sia una dichiarazione o un'intervista, cadenza sempre le parole, comunica sempre un messaggio ben definito. Ed allora viene in mente il pensiero che aveva espresso poco tempo fa su un suo eventuale futuro nell'Endurance, nel WEC, il giorno che lascerà le due ruote. Che questo test sia un approccio per un futuro sotto le vesti del Cavallino?