Sono passati otto mesi da quando General Motors annunciò di voler chiudere cinque fabbriche negli Stati Uniti, eliminare i modelli meno redditizi e puntare con più decisione sulle auto elettriche. Il cambiamento è in atto e le conseguenze non si vedranno prima di qualche anno, ma è già possibile capire quali saranno le auto più strategiche per la “nuova” GM, che in questo modo spera di migliorare i conti e aumentare la liquidità in suo possesso.
Fra le auto di nuova generazione ci sarà il crossover derivato dalla elettrica Chevrolet Bolt, un modello che secondo anticipazioni potrebbe chiamarsi Bolt EUV (la casa statunitense ha già brevettato questo nome).
Sempre compatta, ma più decisa
Al di fuori delle sigle, la Bolt EUV sarà un modello alto da terra e con linee più decise rispetto alla Bolt. Noi lo abbiamo immaginato con questo rendering esclusivo, che abbiamo basato sulle informazioni in nostro possesso, le quali ci “dicono” che la EUV avrà pochi punti in comune nello stile con la monovolume compatta da cui deriverà.
I fari saranno tesi e assottigliati, il cofano avrà un aspetto meno spiovente e le marcate scalfitture daranno un aspetto più solido alle fiancate, dove spiccheranno i vetri laterali che vanno restringendosi verso il montante posteriore. Le dimensioni saranno lievemente superiori rispetto alla Bolt, lunga 4,16 metri.
L’autonomia? Non meno di 400 km reali
La Bolt HUV sarà costruita quasi sicuramente nella fabbrica statunitense di Orion, in Michigan, che GM ha già annunciato ospiterà il suo prossimo veicolo elettrico, basato su un pianale evoluto rispetto alla Bolt. Al momento non sono trapelate indiscrezioni su batterie e motori, ma ci attendiamo percorrenze reali di almeno 400 chilometri, considerati i 380 ottenuti nel ciclo di omologazione statunitense dalla Bolt (che ha batterie da 60 kWh). Il crossover potrebbe arrivare nel 2020 o 2021.