Il loro nome è "The Campion Collection" e appellativo più azzeccato non potrebbe esserci. Il perché lo capite semplicemente guardando la foto: 6 Lancia vestite con la mitica livrea Martini Racing, 6 pezzi di storia dell’automobilismo messi uno accanto all’altro, per una collezione pronta ad andare all’asta, messi in vendita dalla Girardo & Co. Il prezzo di partenza è di 6,8 milioni di euro.
Fotogallery: The Campion collection - Lancia Martini
Quelle da strada
La collezione si può dividere in 2 filoni principali: rally ed endurance. Del primo mini gruppo fanno parte le 3 più famose, quelle che in molti (tutti?) vorrebbero nel proprio garage. Si tratta di una Lancia 037 Rally Evo II Gruppo B del 1984, una Lancia Delta S4 Corsa Gruppo B del 1985 e una Lancia Delta HF Integrale Gruppo A del 1988.
Finito di farvi venire l’acquolina in bocca? La 037 ha partecipato sia al Campionato Europeo che al Campionato del Mondo di Rally, mentre la seconda ha preso parte (vincendolo) al Rally Mille Miglia del 1986 con Dario Cerrato al volante, campione europeo in carica. La Delta HF Integrale Gruppo A è stata invece guidata da Miki Biasion durante la stagione 1988 del Campionato del Mondo Rally, dove si è aggiudicata 36 speciali e due gare di campionato: il Rally del Portogallo e il Rally Olympus negli Stati Uniti, vittorie che hanno permesso alla Lancia di conquistare il titolo costruttori quell'anno.
E quelle da pista
Il secondo terzetto è composto da bolidi destinati a correre dentro le mura di un circuito: Lancia Beta Montecarlo Turbo Group 5 del 1981 destinata alle gare di durata, mossa da un motore firmato Abarth da 480 CV, chiamati a muovere gli appena 780 kg dell’auto. Un rapporto peso potenza quasi da record che ha permesso di vincere la propria categoria alla 24 Ore di Le Mans del 1980 e del 1981, oltre a 6 gare nella stagione del Campionato del Mondo Endurance 1981.
Gli altri modelli sono due prototipi, una Lancia LC1 Gruppo VI del 1982, vincitrice della 1000 km del Nürburgring, e una Lancia LC2 Gruppo C del 1983, vista nel Campionato Mondiale Endurance del 1983 e 1984 con Henri Pescarolo, Bob Wollek e Alessandro Nannini alla guida.