Dopo aver visto di cosa è capace tra il fango e la terra di una foresta tra Scozia e Inghilterra, il nostro viaggio alla scoperta della Ford Fiesta WRC è proseguito all'interno della sede di M-Sport, la factory inglese che si occupa non solo dello sviluppo, ma anche della produzione della vettura.
Situata nel bel mezzo della campagna inglese, a Cockermouth, nella regione della Cumbria, M-Sport nasce sulle rovine di un vecchio ospedale psichiatrico. Una location risalente ai primi dell'Ottocento che è stata profondamente ristrutturata nel 1998 quando è stata rilevata da Malcom Wilson, patron della scuderia.

La scocca
Tutto parte dalla scocca nuda di una Ford Fiesta. Il lavoro su questa occupa i tecnici di M-Sport per circa 1.000 ore, durante le quali viene irrigidita attraverso nuovi punti di saldatura e, soprattutto con l'installazione di un rollbar ricavato mettendo insieme ben 47 metri di tubi d'acciaio.
L'ultima fase di lavorazione sulla scocca, infine, si concentra sulla parte posteriore. Bisogna infatti modificare lo schema di trazione della Fiesta da anteriore a integrale, adattando la struttura del retrotreno.

Un grande lavoro viene poi svolto sull'impianto elettrico. Le moderne WRC, infatti, hanno moltissima elettronica preposta alla gestione di buona parte delle funzioni della vettura. Ma durante le gare polvere e sporcizia possono rappresentare un serio pericolo per queste componenti, che sono quindi cablate all'interno dell'auto secondo procedure di derivazione aeronautica.

Le componenti
Se vi state chiedendo quanti punti di contatto esistano tra la Fiesta WRC e quella stradale, la risposta è molto pochi. Il 70% delle componenti della WRC, infatti, sono del tutto inedite. Questo permette di incentrare la maggior parte del lavoro all'interno dell'azienda, abbattendo costi e tempistiche di lavoro.
Molte di queste parti vengono realizzate da un blocco pieno di alluminio. Un processo complesso, ma che permette di poter contare su un livello maggiore di precisione e su una maggiore resistenza alle sollecitazione. Questo avviene per i portamozzi o per i supporti delle sospensioni, giusto per fare un esempio.

Il motore
Un discorso a parte va dedicato al propulsore. Come da regolamento, anche quello della Fiesta è un 1.6 a quattro cilindri sovralimentato tramite una turbina di origine Garret con una flangia da 36 millimetri in grado di sviluppare 380 CV e 450 Nm di coppia.
Il motore viene messo a punto in una stanza appositamente attrezzata da tecnici specializzati. Il lavoro di ognuno di questi viene registrato in modo tale da sapere sempre chi a fatto cosa. Alla fine di questo processo, il propulsore viene testato su un banco prova, prima di trovare posto insieme al cambio sequenziale a 6 rapporti all'interno della vettura, con un posizionamento “inusuale”.
Rispetto alla Fiesta di serie, infatti, sulla WRC il motore è arretrato di 25 cm e inclinato verso l'abitacolo di 20°. Il tutto per accentrare le masse e migliorare così la distribuzione dei pesi.
Assetto e freni
In ultimo si montano sospensioni e freni (entrambi prodotti da fornitori esterni). La dimensione di questi varia in base al terreno su cui ci si trova a gareggiare. Su asfalto si montano dischi da 370 mm davanti e 355 mm dietro, morsi da pinze in monoblocco a 4 pompanti, con cerchi da 18 pollici. Su terra, invece, i dischi hanno un diametro di 300 mm su entrambi gli assi, sempre con pinze a quattro pompanti, ma cerchi da 15 pollici.

Condivisione
Ma in M-Sport non lavorano unicamente sulla Fiesta WRC. La factory, infatti, prepara anche le Jaguar I-Pace per il monomarca che apre ogni appuntamento della Formula E oltre alle Bentley Continental GT3 per le varie serie GT come il Blancpain.
Nonostante i tecnici che lavorano sulle auto siano abilitati a lavorare solo su un determinato modello, la condivisione di soluzioni e tecnologie tra un reparto e l'altro è molto profonda. Capita spesso, infatti, che i dati registrati in gara da una componente utilizzata sulla Continental GT, ad esempio, vengano utilizzati per lo sviluppo di un elemento simile sulla Fiesta.