La BMW Z4 è un modello che da quasi vent'anni solca la gamma del Costruttore tedesco, ma la prima serie, grazie a quel visionario di Chris Bangle, conserva ancora tantissimo fascino e un piacere di guida su cui il nostro Andrea mette l’accento in questa nuova puntata delle Dritte.  

Anni luce dalla Z3

Chiariamoci: la precedente Roadster, la BMW Z3, non è di certo carente per personalità e carisma, ma in quanto a doti dinamiche la differenza con la nuova Z4 emerse immediatamente, soprattutto perché la Roadster tedesca venne presentata con motorizzazioni assai intriganti, quelle per intenderci che proprio oggi risultano le più ricercate.

Ma andiamo con ordine. Correva l’anno 2002 quando al Salone di Parigi un designer viene svelata la nuova BMW Z4!

Lunga 4 metri e 11 cm, larga 1 metro e 78 cm e soprattutto alta, anzi, bassa 1 metro 27 cm, la Roadster tedesca mette subito in chiaro svariati argomenti: cofano lungo, abitacolo arretrato, la “Z” e il numero “4” nascosti tra nervature e muscoli della fiancata che per molti sono un capolavoro, ed è così che già nel 2003 vince il premio Design Of The Year Award di una rivista specializzata. 

Col MY 2006 arriva poi un moderatissimo restyling che introduce soprattutto nuove motorizzazioni, mentre l’estetica è solo accarezzata da questo intervento nei gruppi ottici, nei paraurti e debuttano nuove timte di carrozzeria e cerchi dal disegno differente.

6 cilindri ONLY

Per offrire una rapida panoramica, le Z4 E85 Roadster nella loro carriera sono state equipaggiate di motori 4 cilindri (un 2.0 da 150 CV) e 6 cilindri con potenze comprese tra 170 a 343 CV, con le due cilindrate più intriganti che per il nosytro Andrea rimangono il 2.5 e il 3.0 con un raddoppio di identità e prestazioni che combacia col restyling.  
 
Sì perché le suddette cilindrate, rispettivamente da 192 e 231 CV, ovviamente col 6 in linea, equipaggiarono da subio Z4 e la famigerata famiglia di motori a cui appartengono è l’M54 con testata in lega di alluminio, B25 per il 2.5 e B30 per il mitico 3 litri. La questione cambia dal 2006, con la famiglia motori che da M54 passa a N52: il 2.5i scende a 177 CV ma debutta il 2.5si da 218 CV e il 3.0si tocca i 265 CV, superando di poco la zona superbollo.

Altamente consigliata è la trasmissione manuale col 6 marce che è appannaggio solo dei 3 litri (oltre alle “M” ovviamente), mentre i 2.5 si fermano al r rapporti. Per una guida tranquilla lo Steptronic compie bene il suo mestriere, ma se vi piace guidare il manuale batte l’automatico o l’SMG a mani basse.  

BUY NOW! 

Design, piacevolezza di guida, motori affidabili e prestanti, e poi manca poco all’ingresso tra le auto di interesse storico. Ah, ultima cosa di poca importanza: costa il giusto!

La quotazione economica è sempre soggettiva, ma la forbice di prezzo in cui si trovano oggi esemplari di Z4 2.5 o meglio 3.0 con trasmissione manuale e un chilometraggio accettabile è parecchio interessante, variabile tra i 7 e i 9 mila euro per le 2.5, e tra gli 8/9 mila euro e i 12/13 mila euro per una bella 3.0.

Ed eccoci qui, dopo la precedente puntata sulla Mercedes SL R129, a condividere la nostra passione in open air, anche se non mancheranno puntate tutte dedicate a delle ammiccanti variazioni sul tema Coupé, Z4 in primis, ma questa è davvero un’altra storia.