Nel futuro elettrico di MINI ci sarà ancora spazio per una versione John Cooper Works. La prima variante JCW a zero emissioni dovrebbe arrivare nel 2024, a pochi mesi di distanza dal debutto della seconda generazione della Cooper elettrica, attesa al Salone di Monaco 2023 (5-10 settembre).
Come la controparte termica, la JCW promette un look estremamente personale e prestazioni interessanti per divertirsi tanto nella guida quotidiana quanto in pista.
Si fa più larga e arrabbiata
Partendo dalle foto spia degli scorsi giorni, abbiamo realizzato un render esclusivo che immagina le forme definitive della prima MINI JCW elettrica. Di certo, la JCW colpisce subito per la carrozzeria più larga, con passaruota pronunciati e paraurti più minacciosi caratterizzati da una grande calandra con fascione nero e l’immancabile logo John Cooper Works.
MINI John Cooper Works elettrica, il render di Motor1.com
La Casa inglese dovrebbe abbinare anche un cofano più “cattivo” e nuovi cerchi in lega dedicati esclusivamente a questo modello. Come s’intravede nel render, inoltre, nell’abitacolo dovremmo trovare dei sedili sportivi con poggiatesta integrato nello schienale.
In ogni caso, anche la JCW condividerà la piattaforma Spotlight delle altre MINI elettriche (sviluppata da BMW in collaborazione con Great Wall Motors) e il display OLED da 9,44” al centro della plancia.
Almeno 250 CV
È ancora da capire quale powertrain alimenterà la prossima JCW elettrica. Sappiamo che la nuova MINI a batteria sarà proposta con due accumulatori, da 40,7 kWh e da 54,2 kWh. La prima variante, la MINI Cooper, dovrebbe essere accoppiata a un motore elettrico anteriore da 184 CV e avere un’autonomia stimata di 300 km, mentre la seconda (chiamata Cooper SE) dovrebbe avere 218 CV e assicurare una percorrenza massima di 400 km.
MINI JCW elettrica, le foto spia
La JCW a zero emissioni, quindi, potrebbe alzare l’asticella almeno fino a 250 CV, in modo da risultare anche più potente dell’attuale John Cooper Works a benzina, che eroga 231 CV. Al tempo stesso, non possiamo escludere a priori la presenza di un secondo motore posteriore per trasformare la MINI in una 4x4 e avere così ancora più grip in ogni situazione.