Gli incentivi auto 2024 non sono abbastanza. Lo abbiamo scritto molte volte negli ultimi mesi aspettando che le promesse di fine 2023 si concretizzassero e che nella Gazzetta Ufficiale venisse pubblicato il decreto necessario.
La piattaforma in cui i concessionari possono prenotare gli incentivi è stata aperta solo questa mattina alle 10:00 e in questo momento i fondi destinati alle auto elettriche - o meglio per quelle nella fascia emissioni 0-20 g/km - sono terminati. In meno di 10 ore gli italiani hanno praticamente vaporizzato i 240 milioni messi a disposizione dal Governo per l'ecobonus.
Se volevate comprare un'auto elettrica o una plug-in particolarmente efficiente, non siete arrivati in tempo. C'è però un mistero.
Non tutti i soldi
Stando alle dichiarazioni di Michele Crisci, presidente dell'Unrae, il Governo avrebbe giocato al risparmio.
“Scopriamo inoltre con sorpresa il giorno dell’apertura della piattaforma che non sono stati resi disponibili tutti i fondi previsti per le autovetture: mancano ben 178,3 milioni. Per farlo sarà adesso necessaria l’emanazione di un DPCM apposito, che auspichiamo avvenga nel più breve tempo possibile, per evitare l’ennesimo periodo di incertezza che si prospetta per il mercato”.
Sembra quindi che l'Esecutivo abbia tenuto in cassa fondi destinati agli incentivi auto 2024, non sappiamo se tutti destinati alle auto elettriche o anche alle altre fasce, creando però un problema. Per renderli disponibili infatti occorrerà un nuovo DPCM e quindi ci vorrà altro tempo.
Le altre fasce
I fondi disponibili per le auto nella fascia 61-135 g/km di CO2 sono stati esauriti per il 21,8% mentre quelli destinati alle auto di seconda fascia (21-60 g/km) non hanno avuto particolare successo ed è stato utilizzato il 4,2%.
"Gli incentivi appena adottati non consentiranno certo di raggiungere durevolmente risultati significativi. Si rinnova la necessità di identificare soluzioni strutturali per il ritorno alla normalità nella motorizzazione italiana, come ad esempio una radicale revisione del sistema di tassazione degli autoveicoli. Secondo le stime dell’Anfia nel 2023 il gettito fiscale dell’auto dovrebbe infatti aver toccato i 77 miliardi di euro di cui ben 36 miliardi per le sole imposte sugli acquisti di benzina e gasolio auto".
sottolinea in un comunicato il Centro Studi Promotor.
Cosa si aspettano i concessionari
L'alta quota di prenotazioni per le auto elettriche è sicuramente dovuta all’entità degli incentivi, ma anche al crescente interesse per questo tipo di alimentazione. Tuttavia, per quanto riguarda l’andamento dei prossimi mesi il 48% dei concessionari si attende vendite in aumento, il 39% stabilità e il 13% manifesta pessimismo sulle prospettive a breve. I dati emergono dall’inchiesta congiunturale mensile sui concessionari condotta dal Centro Studi Promotor.
Complessivamente l’effetto degli incentivi potrebbe essere quello di portare sistematicamente in attivo i bilanci mensili delle immatricolazioni nei prossimi mesi del 2024 (nei primi cinque mesi dell’anno si sono registrati cali in marzo e in maggio), ma rispetto alla situazione ante-pandemia resterà ancora da colmare un vuoto considerevole dato che, come si è già detto, il consuntivo dei primi cinque mesi di quest’anno è inferiore del 20,3% rispetto a quello del 2019, cioè rispetto alla situazione ante-crisi.