“Nell’episodio precedente…” (se ve lo siete perso lo ritrovate qui) vi abbiamo raccontato la visione che c’è dietro il progetto di House of Motor1, la nuova sede italiana della nostra redazione. 

Ora entriamo nel vivo dei lavori che sono durati quasi un anno e mezzo, fra bonifica dell’area, demolizioni e ricostruzioni di quello che in origine era un vecchio capannone nel cuore di Roma.

Dal punto di vista strutturale gli interventi sono stati importanti e funzionali non solo a recuperare un edificio abbandonato, ma anche a massimizzarne l’efficienza energetica grazie al supporto di partner tecnologici d’eccezione. Obiettivo? Conquistare la Classe energetica A.

Un “ante operam” complicato

La struttura da cui siamo partiti era una vecchia fabbrica costruita all’inizio del 1900 con muri in tufo, spessi solo come si faceva un tempo. Peraltro l’edificio è stato costruito su due livelli che separavano fisicamente la zona destinata alla produzione dai servizi igienici per gli operai (bagni e spogliatoi).

Come vi spieghiamo meglio nel video, gli spazi sono stati collegati e trasformati in parte ricavandone una sala riunione.

Di seguito vi riportiamo per completezza le planimetrie del “prima e dopo”:

Pianta ante operam

Il capannone "ante operam"

Pianta House of Motor1

La planimetria di House of Motor1

Le lavorazioni sono state lunghe perchè hanno richiesto diversi interventi strutturali su muri portanti per realizzare due aperture interne, ma anche un’apertura e una nuova finestra verso l’area esterna che abbiamo trasformato nel parcheggio delle nostre auto in prova.

Da cui anche la scelta di asfaltare il piazzale per esigenze pratiche legate al ricovero e alla preparazione dei veicoli.

House of Motor1, i lavori di ristrutturazione

La stesura del binder di asfalto nel parcheggio di House of Motor1

L’efficienza innanzitutto

Data la natura industriale dell’edificio nonché il vissuto movimentato in termini di attività produttive (la fabbrica nata come falegnameria si è trasformata dopo cinquant’anni in una pelletteria...), gli ambienti interni sono irregolari e alternano stanze piccole a superficie per certi versi esagerate con soffitti alti fino a 7 metri.

House of Motor1, i lavori di ristrutturazione

L'ingresso della struttura durante i lavori

House of Motor1, i lavori di ristrutturazione

Il futuro open space di House of Motor1 durante i lavori

Efficientare locali del genere non è mai facile e ci siamo riusciti lavorando, ovviamente, sul recupero e l’ispessimento delle pareti, grazie all'adozione di un sistemi di infissi ad alte prestazioni (Schüco) e quindi sulla tecnologia di climatizzazione di tipo industriale (Bosch VRF) con sistema di ventilazione meccanica controllata dell’aria.

Energia autoprodotta per l'ufficio e le auto

L’energia non va sprecata, ma allo stesso tempo bisogna cercare di prodursela da se. A maggior ragione se il fabbisogno non è quello di un ufficio “ordinario” e nell’ambito della nostra attività rientrano i test delle automobili che vanno ricaricate se sono elettriche o ibride plug.

La scelta di installare un impianto fotovoltaico è stato per certi versi naturare anche se non favorita della dislocazione del tetto, come vi spieghiamo nel nostro racconto video. Per questo abbiamo contenuto la potenza dell’impianto e ci siamo comunque dotati di due batterie di accumulo.

House of Motor1, i lavori di ristrutturazione

L'unboxing delle batterie di accumulo Tesla

House of Motor1, i lavori di ristrutturazione

I Powerwall Tesla durante il montaggio

Di  queste ed altre tecnologie vi forniremo i dettagli tecnici nel terzo appuntamento di questa serie House of Motor1, in cui vi mostreremo l’ufficio finito e in un funzione. Ma stiamo anche lavorando a degli approfondimento dedicati per chi vuole saperne di più sulle singole soluzione tecniche che abbiamo adottato.

Fotogallery: House of Motor1, i lavori di ristrutturazione