Rivoluzione per le multe stradali. Sono in arrivo le sanzioni ridotte del 30% per chi paga al volo: si attende solo la pubblicazione della legge in Gazzetta ufficiale, dopo che il decreto “del fare” è stato convertito dal Parlamento. Per cominciare, ha diritto allo sconto del 30% chi paga entro cinque giorni dalla contestazione (fatta dal poliziotto o dal carabiniere sul posto) o dalla notificazione (a casa). Con l’esclusione delle violazioni più gravi, cioè a quelle per cui è prevista la sanzione accessoria della confisca del veicolo o della sospensione della patente di guida. Se l’agente delle Forze dell’ordine sarà dotato di apparecchiatura adatta, si potrà pagare con bancomat con la riduzione del 30%. E questo verrà annotato nel verbale.

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A essere riformato è stato l’articolo 202 del Codice della strada, in modo che le amministrazioni pubbliche possano incassare immediatamente denaro, senza i contenziosi legali (spesso vincenti) degli automobilisti: parliamo dei ricorsi ai Prefetti e ai Giudici di pace. Che così tanto mettono il bastone fra le ruote degli enti locali: in particolare, sono un ostacolo non da poco agli incassi dei Comuni, i quali accumulano addirittura 1,5 miliardi di euro l’anno in verbali. Insomma, un assist vincente del Governo e del Parlamento (il decreto è stato emendato) sia allo Stato stesso (le multe della Polstrada, che fa capo al ministero dell’Interno), sia - sopratuttutto - ai Comuni. Che già hanno avuto altri vantaggi in passato: la tassa sul ricorso al Giudice di pace, e il dimezzamento dei tempi per ricorrere a questo magistrato (ora sono 30 giorni). Norme per dissuadere dal fare ricorso.

OCCHIO AL PARADOSSO

C’è però da dire che potrebbe verificarsi, almeno inizialmente, uno strano paradosso. Questa norma, fatta per abbassare i contenziosi legali (si paga subito e non si fa ricorso), potrebbe anzi far crescere le cause, come evidenzia il magazine Automobilista.it. La premessa è che non tutti gli enti accertatori potrebbero avere subito i verbali aggiornati, con l’indicazione dello sconto del 30%. Può darsi occorra la correzione, a penna, di un burocrate o di un agente delle Forze dell’ordine: dal punto di vista formale, i verbali corretti a mano, con l’indicazione dello sconto del 30%, sono validi? Attenzione, un ricorso potrebbe farli annullare.

IL BIVIO

Va ricordato che i preavvisi lasciati sul parabrezza non hanno valore per conteggiare i giorni da cui parte il diritto allo sconto: fa fede la contestazione o la notifica. Quindi, i casi sono due, sempre che non si voglia fare ricorso. Pagare entro cinque giorni dalla notificazione o contestazione del verbale la sanzione ridotta del 30%; pagare dal sesto giorno al sessantesimo giorno dalla notificazione o contestazione del verbale, senza però la riduzione del 30%. Se invece si vuole ricorrere, i giorni sono 30 per il Giudice di pace, e 60 per il Prefetto. Purché non si sia pagato nulla.