Cristina Catarraso, esperta in internazionalizzazione delle imprese con Studio in Italia e Serbia, lo spiega così
A una settimana dall’annuncio della nascita della Fiat Chrysler Automobiles, ancora riecheggiano le polemiche per la decisione di portare fuori dell’Italia la sede delle Fiat. Il "trasloco" era previsto da tempo ed è funzionale al consolidamento del nuovo Gruppo, ma la grande paura rimane quella di un progressivo disimpegno industriale dal paese e la conseguente perdita di posti di lavoro. Sergio Marchionne ha risposto – in questi giorni come in passato - che non ci saranno tagli occupazionali nelle fabbriche italiane, ma che anzi l’Italia diventerà centrale per la produzione di Maserati ed Alfa Romeo. Per conoscere i dettagli bisognerà aspettare la presentazione del nuovo piano industriale prevista a maggio. La certezza di oggi è che sulla carta intestata FCA non ci sarà l’indirizzo di Torino, ma l’Olanda per la sede legale e l’Inghilterra per quelle fiscale. Quali sono i vantaggi pratici? Lo abbiamo chiesto ad un’esperta di internazionalizzazione delle imprese che lavora abitualmente per la Serbia, dove tra le altre cose, la Fiat produce la 500L.
Cristina Catarraso: "La residenza legale ad Amsterdam permetterà di sfruttare la normativa olandese che assegna diritti di voto con un peso maggiore in assemblea ai soci stabili, premiando così gli azionisti a lungo termine, con la conseguenza di mantenere il controllo da parte di Exor, la holding della famiglia Agnelli che con circa il 30% potrà controllare la nuova società evitando i rischi legati alle leggi italiane sull'Opa. La scelta di stabilire la residenza fiscale nel Regno Unito, probabilmente a Londra, deriva invece da vantaggi economici riconosciuti dalla legislazione inglese a chi matura dividendi all’estero: permetterà alla holding di essere assoggettata alla tassazione inglese, più “leggera”, a patto che rispetti condizioni di operatività stabilendo nel Regno Unito il luogo effettivo in cui assumere le decisioni strategiche del Gruppo. Inoltre, si collocherà in una delle maggiori piazze finanziarie del mondo".
Cristina Catarraso: "La residenza legale ad Amsterdam permetterà di sfruttare la normativa olandese che assegna diritti di voto con un peso maggiore in assemblea ai soci stabili, premiando così gli azionisti a lungo termine, con la conseguenza di mantenere il controllo da parte di Exor, la holding della famiglia Agnelli che con circa il 30% potrà controllare la nuova società evitando i rischi legati alle leggi italiane sull'Opa. La scelta di stabilire la residenza fiscale nel Regno Unito, probabilmente a Londra, deriva invece da vantaggi economici riconosciuti dalla legislazione inglese a chi matura dividendi all’estero: permetterà alla holding di essere assoggettata alla tassazione inglese, più “leggera”, a patto che rispetti condizioni di operatività stabilendo nel Regno Unito il luogo effettivo in cui assumere le decisioni strategiche del Gruppo. Inoltre, si collocherà in una delle maggiori piazze finanziarie del mondo".