Segnatevi questo numero: 1,6 mm. E' il limite minimo di altezza del tassello al di sotto del quale, se incappate in un controllo sull'usura del battistrada da parte delle Forze dell'Ordine, prendete una multa. L'avete segnato? Bene, ora cancellatelo e sostituitelo con un numero più alto. Di quanto? Sta a voi, alla vostra propensione al rischio (oltre che alla possibilità di spesa, ovviamente): più i tasselli sono profondi, più lo pneumatico - anche quello estivo - offre prestazioni elevate. Viceversa, gli spazi di frenata si allungano, la tenuta di strada cala, la capacità di evacuare l'acqua e la fanghiglia si riduce, così come quella di far presa sulla neve, nel caso di coperture invernali. Detto questo, se non ve la sentite di cambiare le gomme prima che ve lo imponga la legge, sappiate che tutti i Costruttori mettono una piccola tacca, all'interno di una delle scanalature del battistrada: quando i tasselli si sono "abbassati", per usura, fino a quel livello, è ora di andare dal gommista.


In inverno meglio essere più "profondi"


Il sopra citato limite di 1,6 mm è valido sia per le gomme invernali sia per quelle estive. Sappiate però che sulle prime la profondità dei tasselli è ancora più importante, proprio per il loro principio base di funzionamento, che prevede una fase di "ancoraggio" meccanico al manto nevoso. Ecco perché in Austria, Paese alpino per eccellenza, il limite di usura per gli invernali è fissato addirittura a 4 mm. Ultimo, ma non meno importante: fa fede il punto di usura più elevato: se per problemi all'assetto delle ruote (da correggere al più presto, sempre), una parte del battistrada è "liscia" e un'altra è quasi nuova, non solo le Forze dell'Ordine vi faranno comunque la multa, ma la vostra sicurezza non è più garantita.


Un check-up periodico fa sempre bene


Dovrebbe essere buona abitudine controllare personalmente i propri pneumatici almeno una volta al mese. Se proprio siete pigri, chiedete almeno un'ispezione veloce al vostro gommista (ma anche i benzinai sono generalmente esperti in materia). "Pizzicate" sui bordi dei marciapiedi in fase di manovra e buche profonde sono nemiche della carcassa (la struttura in acciaio che dà forma e consistenza allo pneuamtico), che quando cede, anche solo parzialmente, crea la classica "pancia" o "bolla" sulla spalla, ovvero la parte perpendicolare al terreno. In tal caso, non si deve esitare a sostituire la gomma interessata, che ha perso almeno una parte delle proprie caratteristiche strutturali.


Le gomme invecchiano, ma l'età non (sempre) conta


Non ci sono date di scadenza: è impossibile determinare a priori quale sarà la durata di una gomma. Dipende molto dalle modalità di conservazione (se le lasciate da un gommista, questo dovrebbe rispettare i consigli forniti dalle Case) e dalle caratteristiche dei materiali utilizzati. Anche in questo caso, se non siete più che sicuri delle vostre competenze, è buona regola affidarsi a una controllata da parte del vostro gommista di fiducia, che saprà dirvi se il battistrada è "cotto": magari l'usura è irrilevante ma la mescola ha perso le sue proprietà.

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