L'ausiliario della sosta lo conoscono tutti: è una figura professionale utilizzata dai Comuni per multare chi parcheggia sulle strisce blu senza pagare. Ma ora c'è una novità: arriva l'ausiliario del pedaggio autostradale. Come riporta il Sole 24 Ore, fino a ieri chi non saldava il debito al transito poteva farlo dopo attraverso Internet (un bonifico bancario) o al Punto Blu oppure in tabaccheria o alle poste. Generalmente (dipende dal gestore), quando il pedaggio non è corrisposto, viene emesso uno scontrino che attesta il mancato pagamento, dove sono riportati i dati del veicolo (classe e targa), i dati di transito (data, ora, casello di uscita e talvolta di entrata) e l'importo da pagare: il mancato pagamento può essere pagato senza aggravio di spese entro 15 giorni. Adesso, questa vecchia procedura resta ma, in aggiunta, diversi gestori hanno abilitato anche l'ausiliario del pedaggio per chi non paga.


Si aspettava da anni


Per la precisione, è operativa una procedura per individuare chi sbaglia in buona fede e si incolonna nel casello sbagliato e non paga (in parte o al 100%), la somma dovuta. Un caso di errato incolonnamento? Si procede nella corsia dedicata al pagamento in contanti senza averli; oppure nella corsia bancomat o carta di credito senza carte. Sta tutto scritto nell'articolo 176 del Codice della strada dal 2012: "I servizi di Polizia Stradale relativi alla prevenzione e accertamento delle violazioni dell'obbligo di pagamento del pedaggio possono essere effettuati, previo superamento dell'esame di qualificazione, anche dal personale dei concessionari autostradali e stradali e dei loro affidatari del servizio di riscossione". Personale però mai formatosi in questi anni. La soluzione è arrivata il 3 ottobre 2016, grazie a un accordo fra Polizia Stradale e Aiscat, l'associazione delle società concessionarie autostradali: "Sperimentazione per il piano nazionale di attività istruttoria e sanzionatoria in caso di pedaggio autostradale non corrisposto all'atto di uscita dall'autostrada".


Risultato


Da inizio 2016, i primi casellanti abilitati possono multare chi non paga il pedaggio: 85 euro e taglio di 2 punti-patente. Sarà poi la Stradale a notificare il verbale a casa al proprietario del veicolo entro 90 giorni: questi dovrà comunicare il nome del guidatore, pena una multa supplementare di 300 euro, spese di spedizione incluse (un po' come accade in caso di multa per passaggio col semaforo rosso). Più, questo è chiaro, il pedaggio non pagato. Insomma, proprio quello che accade con l'ausiliario della sosta: questi pizzica l'infrazione, poi la multa arriva a casa. Il test è partito in Liguria e Piemonte, ma dovrebbe estendersi nel resto d'Italia. Per adesso, scrive il quotidiano, Autostrade per l'Italia non prevede l'ausiliario del pedaggio.


Per chi non paga di proposito, 422 euro di multa


Ovviamente, le cose cambiano se il gestore dimostra che l'automobilista non ha pagato di proposito il pedaggio: una questione ben diversa e molto più grave, tale da far scattare multe pesanti: "Chiunque transita senza fermarsi in corrispondenza delle stazioni ovvero ponga in essere qualsiasi atto al fine di eludere in tutto o in parte il pagamento del pedaggio è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma di 422 euro".


Fonte: www.ilsole24ore.com