Gloria Swanson, Rodolfo Valentino, James Dean e John Wayne. Ecco alcuni dei divi di Hollywood che hanno guidato, nella vita o nella finzione, un'Isotta Fraschini, l'auto più costosa, lussuosa e desiderata sul finire degli anni Venti del secolo scorso. Le berline, coupé e cabriolet "Made in Milan" erano più famose in America che in Europa e il loro mito resterà per sempre legato alla magia del grande schermo. Partendo da questa favola nata in Italia che ha trovato la sua popolarità oltreoceano abbiamo pensato di presentarvi sulla pagina Facebook di OmniAuto.it una spettacolare coppia di cabriolet firmata Isotta Fraschini e Duesemberg, marchi che all'epoca si contendevano i favori di attori, registi, produttori e tycoon da ogni angolo degli Stati Uniti. Queste protagoniste della vita mondana a Hollywood e dintorni all'epoca della "grande depressione" vi hanno incuriosito molto e quindi abbiamo deciso di raccontarvi qualcosa di più di entrambe. Con queste informazioni aggiuntive potrete anche voi dirci se vi piace più l'italiana o l'americana, la prima più aristocratica e la seconda più sportiva. A titolo di curiosità vi basti sapere che l'Isotta Fraschini ha ricevuto nel 2012 una stima d'asta di 2,5 milioni di dollari (2,1 milioni di euro al cambio attuale), mentre la Duesenberg è stata venduta nel 2008 per 1,4 milioni di dollari (circa 1,2 milioni di euro).


Le due bellissime cabriolet hanno molto in comune, a partire dagli anni di produzione fino al motore a 8 cilindri in linea, alle potenze esagerate per l'epoca e alle finiture degne di un salotto, oltre al fatto di essere ambite da divi del cinema e ricchi di ogni tipo. In particolare la Isotta Fraschini Tipo 8AS Boattail Cabriolet del 1930 con telaio 1581 e soprannominata "The Grey Goddess" è carrozzata Castagna, l'atelier milanese che ha esaltato le linee di queste meraviglie italiane. Il motore anteriore collegato al retrotreno con un cambio manuale a 3 marce è un 8 cilindri in linea di 7,3 litri e 120 CV; si tratta di uno dei più potenti propulsori dell'epoca (prodotto fra il 1924 e il 1931) e permetteva alla scoperta con passo di 3,4 metri di superare i 150 km/h. All'epoca il prezzo americano si avvicinava ai 30.000 dollari, comunque superiore a quello della Duesenberg. Dal canto suo la scoperta americana è una Duesenberg Model J Convertible Coupe del 1929 (telaio 2165) con carrozzeria Murphy, l'artigiano di Pasadena che a sua volta ha valorizzato al meglio i telai prodotti a Indianapolis. Il pedigree sportivo creato dai fratelli Duesenberg si riflette nel motore 8 cilindri in linea da 7 litri e 265 CV, uno record per l'epoca (1928-1937), con trazione posteriore, passo di 3,6 metri, cambio manuale a 3 rapporti e una velocità massima di 192 km/h. Negli USA una simile Model J nuova costava più di 20.000 dollari, quando una berlina media ne costava circa 500.

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