Al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este BMW è padrona di casa e da anni accoglie i suoi ospiti con affascinanti concept, destinate a volte a diventare auto di serie come la Serie 8 Concept del 2017. L’edizione del 2019 non fa eccezione ma questa volta sulle sponde del lago di Como non debutterà un’anteprima assoluta dalle forme futuristiche, bensì un modello con quasi 50 anni sulle spalle e firmata da un designer d’eccezione come Marcello Gandini. Il suo nome è BMW Garmisch, una coupé basata sulla 2002 tii.

La concept dimenticata

Il destino a volte è davvero strano, di auto passate alla storia Marcello Gandini ne ha disegnate tante (la Lamborghini Miura su tutte) ma della Garmisch se ne sono perse le tracce fin da subito e forse anche i fan più sfegatati della Doppia Elica difficilmente si ricordano di lei. Persino nel quartier generale di Monaco di Baviera il materiale dell’epoca, necessario per ricreare l’auto, è stato difficile da reperire.

Lo stesso Gandini si è sorpreso quando, nell’estate del 2018, venne contattato da Adrian van Hooydonk (a capo del reparto design di BMW) per ricreare da capo la concept. Ma proprio grazie a lui e ai suoi ricordi il team incaricato di far rinascere la coupé, formato da designer e specialisti dal reparto BMW Classic, è riuscito nell’impresa.

BMW Garmisch Concept

Così, tra disegni e foto dell’epoca recuperati in qualche polveroso cassetto, nuovi metodi di progettazione e realizzazione (come la stampa 3D) e la collaborazione di Gandini la BMW Garmisch (nome di una nota località sciistica tedesca) è rinata, mantenendo fede allo stile dell’antenata.

“Ho visto le foto dell’epoca qualche anno fa e non me le sono mai tolte dalla testa. L’auto sembrava appartenere al passato ma la trovai sorprendentemente moderna” (Adrian van Hooydonk)

Il doppio rene si ribalta

Presentata al Salone di Ginevra del 1970 la BMW Garmisch rappresentata una sorta di omaggio alla Casa bavarese da parte della carrozzeria Bertone, con una rivisitazione in chiave futuristica (per quei tempi) dei classici stilemi di Monaco, a partire dalla mascherina. Il tipico doppio rene infatti venne ruotato di 90° e reso ben più squadrato e inserito in un frontale dominato da ampie luci.

Ancor più caratteristico il lunotto, coperto da una griglia a nido d’ape (elemento tipico del design di Gandini), inserito in linee molto pulite e il cui colore nero risalta ancor di più sulla carrozzeria color champagne. Una tinta “minimal” ma molto elegante, così come minimal ed elegante è l’abitacolo ricoperto da morbida e candida pelle, accompagnata da inserti in legno e plastica nera.

BMW Garmisch Concept

E là dove ormai siamo abituati a vedere schermi sempre più grandi c’è l’autoradio (senza nemmeno il mangiacassette) sistemata in verticale, soluzione molto originale che voleva sottolineare l’unicità della BMW Garmisch, pronta ad essere accolta all’interno del Museo della Casa bavarese.

Fotogallery: BMW Garmisch Concept