Chi ha già - o sta per acquistare - un’auto elettrica probabilmente sa già che per ottenere il massimo in termini di autonomia, soprattutto in città, occorre “fare bene i conti”, dosando nel modo migliore l’acceleratore e soprattutto, la frenata rigenerativa: guardare lontano e calcolare bene la possibilità di superare o meno un semaforo significa evitare un’accelerata inutile e una altrettanto dispersiva frenata brusca, mentre rallentare in anticipo e dolcemente fa risparmiare energia e aumentare quella recuperata.

Una mano dai semafori

Un giorno, di tutto questo si occuperanno direttamente le auto. La guida autonoma, soprattutto in ambito urbano, si baserà infatti in gran parte proprio sulla capacità delle auto stesse di comunicare con le altre auto (V2V) o con le infrastrutture (V2X), ricavando informazioni e indicazioni utili a muoversi in modo più sicuro e nella massima efficienza, prevedendo soste e ripartenze che evitino qualunque inutile spreco di energia.

In USA i primi tratti sperimentali

La strada per arrivarci è lunga ma qualcuno la sta già percorrendo: Audi, ad esempio, ha dotato alcuni modelli - tra cui la rinnovata A4 che da noi arriverà dopo l’estate - di un sistema in grado di comunicare con i nuovi semafori intelligenti che alcune città, principalmente in Germania, stanno iniziando a installare in via sperimentale.

Negli Usa accade già da un paio di anni in città come Las Vegas, Los Angeles, Houston, Portland e Washington D.C., metropoli dove questa tecnologia si è dimostrata valida anche per combattere lo stress nella guida urbana. Come? Presto detto: con il sistema Traffic Light Information, i semafori intelligenti “comunicano” alle auto il tempo di durata della luce verde o rossa, in modo che i conducenti sappiano quanto manca al cambio e possano valutare con buon anticipo se riusciranno a passare o se è meglio rassegnarsi a iniziare a rallentare. O, ancora, se sta per scattare il verde, in modo da arrivare alla velocità giusta per evitare di doversi fermare per poi ripartire quasi subito.