Quando si parla di auto elettriche il primo aspetto che affiora alla mente è l'ecologia. Ma ecologia, nell'immaginario collettivo, per qualche motivo si associa all'idea di una guida lenta e per nulla divertente. Tutto il contrario di quello che offre la guida elettrica di oggi. Ecco cinque ragioni per cui non bisogna temere di annoiarsi alla guida di una EV.

1 La prontezza

Un motore elettrico esprime la massima coppia nel momento stesso in cui si mette in moto: dunque, l'accelerazione è istantanea, “pulita” (senza cambiate, il cambio infatti non c'è) e progressiva al massimo. Inoltre, è proporzionalmente maggiore di quella di un motore a scoppio a parità di potenza.

Nissan Leaf

A titolo di esempio, la Nissan Leaf con 110 kW (150 CV ) di potenza offre una coppia di 320 Nm, mentre una Golf con motore 1.5 turbo TSI di pari potenza si ferma a 250 Nm. Con uno 0-100 in 7”9 contro 8”3. Con un'elettrica ci si può prendere la soddisfazione di lasciare “al palo” la maggior parte delle auto tradizionali, almeno per i primi metri.

2 La semplicità

Forse gli amanti della guida “vecchia maniera” soffriranno un po' all'idea di non poter avere leve e frizione o palette con cui “smanettare” ma il fatto che sulle elettriche i comandi si limitino all'essenziale è in realtà una garanzia in più, anche perché consente di concentrarsi meglio sulla guida.

Audi e-tron, la prova su strada

Su molti modelli (come, ancora una volta, Nissan Leaf), accelerazione e decelerazione si gestiscono quasi per intero con l'acceleratore (ribattezzato e-pedal) e il freno si usa soltanto per l'arresto finale. Comunque, su molti non mancano i paddles (come su Audi e-tron e Mercedes EQC, anche qui per gestire l'intensità della frenata e quindi la ricarica dinamica) e i programmi sportivi.

Auto elettriche

3 La sicurezza

Sembra una contraddizione, ma la presenza di dispositivi sempre più intelligenti e sensibili a protezione degli occupanti e dei pedoni possono finire per rendere la guida più rilassante. La frenata di emergenza, ad esempio, o gli avvisi acustici per i pedoni aiutano a prevenire le distrazioni da ambo le parti, mentre i sistemi che leggono i segnali, e addirittura adeguano da soli l'andatura, consentono di guidare meno tesi ed evitano una condotta troppo spregiudicata che può essere pericolosa anche per la patente. Un'auto che ci aiuta a rispettare i limiti ci concede la libertà di muoverci con più disinvoltura all'interno degli stessi.

4 L'equilibrio

Le elettriche non sono leggere, anzi, tendono a pesare più di modelli equivalenti di tipo tradizionale perché quello che si risparmia grazie alla meccanica più essenziale (motori piccoli, niente cambio) si recupera abbondantemente con le batterie.

Auto elettriche

Tuttavia, la soluzione sempre più diffusa che le vuole piatte e posizionate sotto il pavimento giova alla distribuzione dei pesi, che non gravano in modo particolare su nessuno dei due assi, finendo per renderle bilanciate e stabili.

5 Il “gioco” della ricarica

Ammettiamolo, ogni volta che abbiamo guidato un'elettrica o un'ibrida, con lo stato della batteria e i flussi energetici costantemente sotto il naso, ci siamo ritrovati più o meno inconsciamente a cercare di fare del nostro meglio per tenerla carica.

Mercedes EQC, prima prova su strada

Sulle vetture elettrificate, complice anche il comfort dato dall'essenzialità dei comandi, la guida finisce quasi sempre per trasformarsi in una specie di gioco al risparmio, un esercizio fatto di accelerate dolci, rilasci tempestivi, sfruttamento delle discese ecc. Insomma, si riesce a divertirsi senza bisogno di “schiacciare”, anzi, facendo proprio il contrario...