VEB Trabant
Evoluzione della Trabant 601, la citycar (lunga solo 3,41 metri) per la Germania dell’Est in vendita dal 1964, la 1.1 abbandona il motore a 2 tempi in favore di un più moderno 4 tempi da 1042 cc e 41 CV, che le regala uno 0-100 km/h in 22 secondi e 125 km/h di velocità massima. E’ l’ultimo aggiornamento della Trabant, che esce di produzione nel 1991.
Skoda Forman
Versione wagon della berlina compatta Favorit, sul mercato dal 1987, la Forman è più lunga di 34 cm (raggiunge i 4,16 metri) e ha lo stile sobrio e spigoloso della 5 porte, contraddistinto dai sottili montanti del tetto e dagli ampi vetri laterali. L’unico motore è un benzina 1.3, passato dai 63 CV della prima versione ai 58 dell’ultima.
Toyota Land Cruiser
E’ la nona generazione della fuoristrada giapponese, nonché quella più longeva: dal 1990 è venduta in alcuni Paesi fino al 2008. L’aspetto è meno spigoloso delle Land Cruiser precedenti, mentre le dimensioni restano imponenti: è lunga 4,78, larga 1,83 e alta 1,78 metri. Ha motori 6 cilindri benzina e diesel da 4.0, 4.2 o 4.5 litri.
BMW Serie 3
Svelata ad ottobre, la E36 è la prima BMW Serie 3 con la trasmissione manuale a 6 marce, il cambio automatico a 5 rapporti ed un motore diesel con 4 cilindri. Lo stile è un’evoluzione rispetto alla E30, anche se la lunghezza aumenta da 4,32 a 4,43 metri, mentre sotto il cofano ci sono motori da 1.6 a 3.2 litri, quest’ultimo riservato alla M3.
Ford Escort
Sobria nello stile e rivista nella tecnica rispetto alla serie precedente, complice l’asse posteriore non più a ruote indipendenti (c’è una meno raffinata barra di torsione), la quinta generazione della Escort è ricordata soprattutto per la rabbiosa versione Cosworth del 1992, una bomba costruita per i rally con motore 2.0 turbo da 227 CV, il 4x4 e un iconico alettone posteriore.
Honda NSX
La casa giapponese sfrutta l’esperienza in Formula 1 e un collaudatore d’eccezione (il pilota Ayrton Senna) per sviluppare la NSX, supercar passata alla storia in quanto prima auto con carrozzeria in alluminio. Ha il 4x4, la trasmissione manuale a 5 marce e il motore disposto centralmente nel telaio: è un V6 3.0 da 274 CV.
Mercedes 190 Evo II
Dopo la Evo I del 1989, versione ultra-sportiva della berlina media 190, la casa tedesca “replica” l’anno successivo con la Evo II, dotata di un kit aerodinamico più estremo e appariscente, sospensioni regolabili dall’interno e un motore 4 cilindri 2.5 da 235 CV. E’ stata prodotta in 500 esemplari di colore nero, più 2 grigi.
Mercedes 190 1.8 E
Il 1990 non è soltanto l’anno della Evo 2 per la 190: per la Baby Benz arriva anche il nuovo benzina 1.8 da 109 CV, che mette fine all’epoca dei motori Mercedes con carburatore (ha l’iniezione elettronica).
Mercedes 500 E
La versione sportiva della classe W124 si chiama 500 E e viene sviluppata insieme a Porsche, a cui è affidato lo studio di sospensioni e trasmissione. Ha il motore V8 5.0 da 326 CV della SL, le carreggiate allargate e freni potenziati. Non supera i 2.800 esemplari realizzati, complice la complessità della produzione: il telaio viene modificato da Porsche, trasportato da Mercedes per la verniciatura e rimandato da Porsche.
Nissan Primera
A fine anni ’80 la casa giapponese decide di realizzare una berlina di medie dimensioni specifica per l’Europa: è la Primera, 4 o 5 porte (ma anche station wagon) dalla meccanica convenzionale con motori 1.6 e 2.0, quest’ultimo anche in versione “pepata” da 152 CV. Nissan ne realizza altre due generazioni fino al 2007.
Renault Clio
Erede della Supercinque, ha linee meno spigolose e la carrozzeria a 3 o 5 porte; misura 3,71 metri in lunghezza. All’esordio i motori sono benzina di 1.1, 1.2 e 1.4 litri, mentre nel 1991 debuttano il diesel 1.9 da 64 CV e due brillanti benzina: il 1.7 da 92 CV e il 1.8 turbo da 137 CV. Nel 1992 arriva la Clio Williams, con il 2.0 da 147 CV, e diventa un punto di riferimento fra le hot hatch.
Volkswagen Golf Country
La Golf Country è un’antesignana fra le berline in stile fuoristrada: è più alta da terra di 12 cm, per affrontare anche percorsi accidentati, e le vistose protezioni nella carrozzeria mettono al riparo non soltanto il motore ma anche i fari. E’ costruita per circa 18 mesi in poco di meno di 7.750 esemplari presso la Magna di Graz, in Austria.
Volkswagen Polo restyling
Lanciata nel 1981, la seconda generazione della Polo viene rinnovata nel 1990: a cambiare è soprattutto la parte anteriore, dove fari di forma rettangolare sostituiscono quelli rotondi. Vengono rinnovati anche le luci posteriori (più ampie), i fascioni e la plancia. Fra i motori, oltre agli aspirati 1.0 e 1.3, c’è il brillante 1.3 con compressore da 111 CV.
Volkswagen Transporter
La quarta generazione è storica per il Volkswagen Transporter, in quanto prima con il motore anteriore: le tre precedenti lo avevano posteriore. Ciò migliora lo sfruttamento degli spazi, mentre la versatilità è maggiore rispetto ai Transporter precedenti, perché sono disponibili due versioni di passo, due di altezza e allestimenti furgone, per il trasporto passeggeri e anche pick up.
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