Audi A6 hybrid - 2012
Rimasta in produzione fino al 2014, ha il benzina 2.0 TFSI da 211 CV e un motore elettrico da 45 CV, alloggiato dietro al 4 cilindri nello spazio che occupa il cambio automatico a 8 marce (modificato ad hoc). L’elettrico è alimentato da una minuscola batteria agli ioni di litio: con una capacità di soli 1,3 kWh, secondo i dati ufficiali, consentiva alla A6 di percorrere un massimo di 3 chilometri alla velocità di 60 km/h.
BMW ActiveHybrid 3 - 2012
I cerchi a petalo distinguono visivamente la versione ibrida, dotata del benzina 3.0 da 306 CV e di un motore elettrico da 54 CV, alimentato da una batteria agli ioni di litio alloggiata sotto il pavimento del baule, che infatti è più sacrificato delle normali Serie 3.
Quando il motore principale è l’elettrico, la ActiveHybrid 3 percorre mediamente 4 km alla velocità media di 35 km/h. Brillanti le prestazioni: lo 0-100 km/h è di 5,3 secondi.
Citroën DS 5 HYbrid4 - 2012
La casa francese ha precorso i tempi con il sistema ibrido HYbrid4, molto evoluto per l’epoca: il turbodiesel 2.0 da 163 CV muove le ruote anteriori, mentre dietro spinge un motore elettrico da 27 CV, alimentato da batterie al nickel-metal-idruro da 1,2 kWh di capacità. La berlina ha il 4x4, ma l’autonomia dettata dal motore elettrico è di circa 4 km.
Ford Mondeo Hybrid - 2015
Anche la berlina americana ha un sistema ibrido di tipo full, composto da uno specifico motore benzina 2.0 (ha il ciclo Atkinson per il miglioramento dell’efficienza) e due motori elettrici: uno supporta il “duemila” e rende più corposa la sua risposta, l’altro recupera energia nelle frenate e la stiva all’interno di una batteria di 1,4 kWh alloggiata dietro il divano. La potenza complessiva è di 187 CV.
Honda CR-Z - 2010
Il look giovanile non è stato d’aiuto per questa compatta coupé, dotata del sistema ibrido Integrated Motor Assist messo a punto dalla casa giapponese: ha un benzina 1.5 da 114 CV e un motore elettrico da 14 CV, per una potenza complessiva di 124 CV. L’elettrico recupera energia in frenata e la mette a disposizione per migliorare la spinta in accelerazione e ripresa. Le particolarità sono il cambio manuale e il sistema per selezionare la modalità di guida: sono previste le Sport, Econ e Normal.
Honda Insight - 2009
Ha il sistema IMA della CR-Z, ma con la trasmissione automatica a variazione continua di rapporto.
Infiniti M35h - 2011
L’ibrido di questa berlina media è stato fra i primi con il motore elettrico (da 68 CV) integrato al cambio, soluzione oggi molto diffusa per ridurre l’ingombro della meccanica. L’elettrico, alimentato da una batteria di 1,4 kWh, può lavorare da solo (fino a una velocità di 100 km/h) o insieme al motore termico (per fornire il massimo sprint), oltre a fare da generatore e ad avviare il sei cilindri dopo gli stop al semaforo. Il motore principale resta il V6 3.5 da 306 CV.
Mercedes-Benz E 300 BlueTEC Hybrid - 2012
Insieme alle Citroen e Peugeot, è una delle poche auto dotate di un ibrido diesel: ha il 2.2 da 204 CV e un motore elettrico da 27, collocato fra il 4 cilindri e il cambio automatico, che rende più corposa la spinta dell’auto, muove la Classe E a zero emissioni a velocità ridotta e recupera energia in frenata. L’intero sistema pesa circa 100 kg, un dato non indifferente considerata la semplicità.
Peugeot 508 RXH - 2014
Il sistema ibrido è lo stesso della DS5, ma il look in stile crossover (con protezioni anti-graffio nei fascioni e passaruota) fa capire che questo modello è studiato per brevi puntate lontano dall’asfalto.
Renault Scénic Hybrid Assist - 2017
Disponibile per pochi mesi, era dotata del motore diesel 1.5 da 110 CV e un motogeneratore, che costituisce il “cuore” del sistema ibrido leggero: nei rallentamenti ricarica la batteria al litio da 48 volt, mentre in accelerazione e ripresa eroga 5,4 CV e migliora lo spunto dell’auto.
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