Marzo 2020 passerà alla storia come il peggior mese di sempre nella storia dell’auto in Italia, con un crollo dell’85,4% rispetto a 12 mesi prima. Un triste record che potrebbe essere riassegnato già ad aprile 2020 quando, secondo le prime stime dell’Unrae, le immatricolazioni di auto nuove crolleranno del 97% rispetto allo stesso mese del 2019.

Si parla di 2.073 vetture vendute a venerdì 24 aprile, con un totale che a fine mese sarà lontano anni luce dalle 175.000 unità di aprile 2019.

Rischio baratro

Di fronte a una situazione senza precedenti” ha commentato il presidente dell’Unrae Michele Crisci “c’è bisogno di un’azione senza precedenti da parte del Governo, a supporto della filiera della distribuzione, che ha visto improvvisamente azzerarsi i propri ricavi da ormai 2 mesi”.

Una situazione che, ricorda ancora Crisci, vede “migliaia di aziende a rischio di sopravvivenza e i 160.000 dipendenti e le loro famiglie che a cascata subirebbero pesantissime ripercussioni”. Un danno sociale altissimo per il quale l’associazione delle Case auto estere, chiede un immediato aiuto del Governo.

Non solo Ecobonus

Nel suo comunicato stampa l’Unrae elenca quelle che dovrebbero essere le misure urgenti a sostegno del settore, partendo da ciò che già c’è (Ecobonus ed Ecotassa) e arrivando a misure straordinarie. Ecco quali.

  • Ecobonus: introduzione terza fascia di vetture che ne possano beneficiare, con emissioni tra 61 e 95 g/km di CO2, aumentando gli importi unitari degli incentivi per la fascia tra 21 e 60 g/km, aumentando il fondo (fino al 2021);
  • Ecotassa: sospensione temporanea (solo per il 2020);
  • Bonus stock (cumulabile con Ecobonus), per agevolare ripartenza  del  mercato (solo  per  il 2020);
  • Riallineamento fiscale agli standard degli altri Paesi UE sui veicoli aziendali nuovi (misure strutturali per veicoli aziendali e partite IVA):
    • aumento detraibilità IVA al 100%
    • aumento tetto costo deducibile fino a € 50.000.

L’Unrae allarga il discorso parlando anche al mondo del trasporto merci,

  • Proroga del termine per gli investimenti con il superammortamento (dal  30  Giugno  al  31 Dicembre 2020)
  • Credito di imposta per i veicoli commerciali e industriali: incremento dell’aliquota dal 6% al 12%, innalzamento delle soglie dei costi ammissibili, estensione della misura al 2025;
  • Fondo straordinario triennale di 50 milioni per il rinnovo del parco circolante dei veicoli commerciali PTT < 3.5 t (veicoli N1);
  • Fondo straordinario triennale di 450 milioni per il rinnovo del parco circolante dei veicoli industrialiPPT > 3.5 t (veicoli N2 ed N3).

“È altresì cruciale che, in vista dell’avvio dell’annunciata Fase 2 della ripresa delle attività economiche e nel  rispetto dei protocolli di sicurezza per dipendenti e clienti – conclude il comunicato –  la riapertura delle concessionarie da lunedì prossimo, prevista dal DPCM firmato ieri sera dal Presidente del Consiglio,sia accompagnata dall’approvazione entro questa settimana  delle  proposte, in modo che siano messe in grado di beneficiare dell’eventuale riavvio del mercato, con un impatto positivo anche sul PIL e sul gettito erariale, a cui tanto contribuisce il settore automotive”.