Era il 29 dicembre del 2019 e mentre il mondo ancora girava senza il soffocante abbraccio del coronavirus, in una cassa originariamente concepita per ospitare strumenti musicali iniziava la rocambolesca fuga di Carlos Ghosn dal Giappone. Da quel momento l'ex numero 1 dell'Alleanza Renault-Nissan si è spostato in treno e in aereo alla volta del Libano dove - almeno pare - risiede attualmente.
Una fuga degna di un film, si diceva all'epoca. E probabilmente qualcuno l'ha detto ad alta voce in presenza di sceneggiatori in cerca della storia giusta.
Secondo quanto riportato in prima battuta da Variety, una prima bozza di progetto ha visto la luce grazie allo studio francese indipendente Federation Entertainment. Quanto a date di trasmissione ed emittenti (classiche o in streaming) interessate non si sa ancora nulla.
Miniserie per la TV
Secondo il magazine statunitense a vestire i panni di Carlos Ghosn sarà l'attore francese François Cluzet, famoso per film come "Quasi amici" e "L'incredibile storia dell'Isola delle Rose". Dietro la macchina da presa ci sarà invece Frédéric Jardin, già regista di alcune serie TV francesi.
Quella dedicata all'artefice dell'alleanza tra Renault e Nissan sarà una mini serie TV di 6 episodi che, come annunciato da Jardin, non sarà una semplice cronistoria degli eventi che hanno portato all'arresto e poi alla fuga del manager brasiliano-libanese
"Siamo lontani dal semplice biopic su Carlos Ghosn, o la storia per riabilitare o addirittura gettare fango su questo personaggio così affascinante e complesso. È molto più eccitante di così. Siamo nel campo del thriller, con tutti i codici che questo genere impone. Un vero thriller politico-finanziario
Con ogni probabilità quindi si ripercorreranno gli ultimi anni della carriera di Ghosn, dai successi alla guida di Renault e Nissan alla caduta e la relativa fuga.
Riassunto veloce
Tutto inizia il 19 novembre 2018 con la notizia dell'arresto di Carlos Ghosn in Giappone e i seguenti licenziamenti da tutte le cariche che ricopriva. Nel breve e durissimo comunicato stampa diramato da Nissan poche ore dopo l'accaduto di leggeva
Per quanto riguarda Ghosn, sono stati scoperti numerosi altri significativi atti di cattiva condotta, come l'uso personale dei beni aziendali, e anche il profondo coinvolgimento di Kelly è stato confermato. Nissan ha fornito informazioni all'Ufficio dei pubblici ministeri giapponesi e ha collaborato pienamente con le loro indagini. Continueremo a farlo.
L'ex manager avrebbe nascosto parte dei suoi compensi (non dovuti) per un totale di 70 milioni di euro. Da quel momento è iniziato un botta e risposta tra Ghosn e i suoi accusatori, con una viavai dal carcere fino alla fuga di fine 2019.