Chevrolet l’aveva mostrata per la prima volta lo scorso marzo al Salone di Ginevra, ma il conto alla rovescia per poter uscire da una concessionaria al volante della Cruze Station Wagon si concluderà fra poco più di due mesi, a settembre. La terza variante della Cruze, dopo la berlina a 4 porte e la hatchback a 5 porte, in Italia presumibilmente farà aumentare di molto il numero di automobilisti interessati a questo modello, che nelle due versioni finora in vendita ha già conquistato il primato di Chevrolet più venduta nel mondo, con oltre un milione e mezzo di esemplari dal lancio avvenuto nel 29.
SI DA' UNA RINFRESCATA
La Station Wagon, il cui frontale - come quello delle altre Cruze più recenti - propone un rinnovato disegno, è caratterizzato dal rifacimento dell’interno dei gruppi ottici e dalla modifica dell’alloggiamento dei fendinebbia. Novità stilistiche anche per i cerchi e, nell’abitacolo, per la console centrale. La familiare s'inserisce in una fase della vita commerciale della Cruze in cui il modello riceve i primi, leggeri ritocchi estetici, accompagnati da un aggiornamento dei motori, allineati alle tecnologie più recenti. Quello di cilindrata più bassa diventa un moderno .4 litri a benzina dotato di turbocompressore e con 4 CV; all’estremo opposto rimane il 2. litri turbodiesel, già noto ma adesso mitigato nei consumi e nelle emissioni inquinanti attraverso l’adozione del sistema di start&stop. Novità riguardano anche i cambi, con un manuale a 6 marce associato ai .4 e .6 a benzina e al 2. turbodiesel: quest’ultimo è proposto anche con un automatico, sempre a 6 marce. In generale le versioni più gettonate in Italia nel settore delle vetture compatte sono proprio le station wagon. Il caso più eclatante è quello della Opel Astra, la best seller delle familiari: nel 2 ogni 3 Astra vendute nel nostro Paese, quasi 2 erano con carrozzeria familiare. La Ford Focus non arriva a tanto, tuttavia le wagon l’anno scorso hanno rappresentato la metà delle nuove Focus targate in Italia. In totale, secondo statistiche diffuse dalla stessa Chevrolet Italia, nel 2 le compatte vendute entro i nostri confini sono state 2mila: di queste, le station wagon erano oltre 46mila, un numero superiore a quello delle berline a 4 porte, che erano 42mila.INFOTELEMATICA A SFIORAMENTO
La plancia inoltre può ospitare il monitor da 7 pollici a sfioramento del navigatore satellitare sul quale si vedono anche le immagini della telecamera di assistenza della retromarcia o (quando sarà disponibile, verso fine anno) le schermate del sistema MyLink per disporre direttamente in auto delle opzioni del proprio smartphone. Standard invece i 6 airbag e i controlli elettronici di stabilità, trazione e antibloccaggio in frenata. Grande importanza in una station wagon che voglia essere soprattutto pratica riveste naturalmente il bagagliaio. Qui effettivamente la Cruze gioca con efficacia le proprie carte. Lunga 4 metri e 68 centimetri, cioè 8 cm più della 4 porte e 7 cm più della 5 porte, ha una capacità di carico di 5 litri, con i cinque posti agibili e la tendina copribagagli tesa: in questa configurazione il piano d’appoggio è lungo .24 mm. La capacità di carico supera dunque di 5 litri quella della 4 porte e di 85 litri quella della 5 porte. Con il divano posteriore abbattuto e sfruttando il vano fino al tetto si possono stivare nella Cruze Station Wagon fino a .478 litri. Inoltre va apprezzata la presenza nel bagagliaio di occhielli per bloccare i bagagli e di ganci per appendere borse. Non manca un doppio fondo sotto il piano di carico, né una serie di vaschette ricavate nella cappelliera, subito dietro i poggiatesta posteriori, o la tendina copribagagli che può scorrere sia orizzontalmente sia seguendo due guide oblique. Fra i vani portaoggetti disponibili nell’abitacolo da segnalare i portabicchieri doppi sul tunnel fra i sedili anteriori e nel bracciolo posteriore reclinabile.UN TURBO, DUE BENZINA
Cominciamo il test su strada con il .7 turbodiesel, il motore indubbiamente più atteso. Si tratta di un propulsore che è stato profondamente rivisitato dai tecnici della General Motors Powertrain di Torino attraverso interventi sia sulla parte meccanica sia su quella elettronica. In particolare il loro vanto è l’aver studiato, sviluppato e realizzato la centralina elettronica di gestione del motore. Altri sviluppi sul quattro cilindri hanno riguardato le fasce elastiche e gli spinotti dei pistoni, con l’obiettivo di ridurre gli attriti interni del motore, e la gestione delle farfalle dell’acceleratore, con un controllo di tipo continuo e non più semplicemente di tipo aperto/chiuso. Munito di turbocompressore con intercooler per il raffreddamento dell’aria compressa e di filtro antiparticolato, sviluppa 3 CV a 4. giri/min e una coppia massima di 3 Nm fra i 2. e i 2.5 giri. La messa in moto, come il blocco/sblocco delle portiere, è del tipo keyless, che non richiede l’inserimento della chiave e avviene premendo un pulsante a destra del volante. Il cambio ha una maneggevolezza adeguata al tipo di vettura: la leva richiede spostamenti abbastanza corti, anche se la rapidità delle cambiate non è la priorità di una station wagon turbodiesel. Il motore sale di giri con facilità e consente buone accelerazioni: lo scatto da a orari richiede ,7 secondi, più che in linea con le concorrenti di analoga cilindrata. Nelle fasi di ripresa, se si viaggia con marce alte (quinta e sesta) è meglio non scendere sotto i .5 giri, pena qualche vibrazione e uno spunto poco efficace. La silenziosità di marcia è apprezzabile, negli standard della classe. La Cruze SW .7 turbodiesel raggiunge i 2 km/h, ma soprattutto promette consumi decisamente bassi, arrivando a percorrere 22,2 km con un litro. Un risultato cui contribuisce, nella marcia nel traffico intenso, anche il sistema start&stop per lo spegnimento/avviamento automatico del motore, che entra in funzione agendo sul pedale della frizione e con la leva del cambio in folle. Rapido e efficiente, lo start&stop può essere disinserito premendo un pulsantino sul tunnel centrale. L’altra novità che arriva sotto il cofano anteriore della Cruze è un .4 litri a benzina, anch’esso sovralimentato da un turbocompressore: produce 4 CV a 6. giri/min e una coppia massima di 2 Nm a partire da .85 giri fino a 49. Questi due nuovi propulsori affiancano i già noti .6 litri a benzina con 24 CV e 2. litri turbodiesel con 63 CV che ora è dotato di serie di start&stop. La Cruze con il .4 a benzina è più... frizzantina della .7 a gasolio. Il motore sale di giri più rapidamente e se si insiste sull’acceleratore si può avvertire in sottofondo anche il suono sibilante del turbo. L’accelerazione da a orari richiede meno di secondi: 9,5 per l’esattezza. Il cambio è lo stesso della .7 anche come lunghezza dei rapporti: diverso invece il rapporto al ponte, più corto, che consente al motore di sfruttare gli alti regimi. La .4, più silenziosa della diesel, tocca i 2 km/h e consuma un po’ di più, percorrendo 7,5 km/litro. Emette mediamente 34 grammi di CO2 al chilometro, contro i 9 della .7. Con entrambe le motorizzazioni, la Cruze familiare si fa apprezzare per il confort assicurato dalle sospensioni, leggermente irrigidite rispetto alle versioni a benzina, ma ancora in grado di assorbire molto efficacemente le irregolarità della strada, senza quella durezza del retrotreno che a volte si riscontra sulle station wagon.TRADOTTO: A BUON RENDERE
In linea con la strategia già attuata per le altre versioni della Cruze, e non solo, la Chevrolet anche per la Station Wagon punta sul cosiddetto value for money, ovvero proporre un’automobile di valore elevato a un prezzo di vendita contenuto. Che parte dai 8.5 euro per la .6 a benzina e arriva ai 22.95 per la 2. turbodiesel nell’allestimento più ricco e dotata di cambio automatico. La versione che, secondo le previsioni della Chevrolet Italia, sarà scelta da 3 acquirenti su 4 della Cruze Station Wagon, avrà il nuovo motore .7 turbodiesel: costerà 2.6 euro nell’allestimento LT, dotato fra l’altro di climatizzatore manuale e cerchi in lega da 6”, e 22.5 euro nell’allestimento LTZ, che propone di serie il climatizzatore automatico, il navigatore satellitare con telecamera per la retromarcia e i cerchi in lega da 7”. Per la .4 in allestimento LTZ occorrerà un assegno di 2.35 euro.Fotogallery: Chevrolet Cruze Station Wagon, familiare per famiglie
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