C’è talmente tanto da dire sulla nuova Mercedes Classe S (sigla di progetto W223), che "ci sarebbe da scrivere un romanzo”. È con queste parole che i nostri colleghi di Motor1 Germania hanno iniziato la prova su strada dell’ultima ammiraglia con la Stella sul cofano, dopo aver analizzato 77 pagine di informazioni ufficiali fornite dal costruttore tedesco.
Si tratta di un modello che, ogni volta che arriva sul mercato con una nuova generazione, fissa degli standard che spesso diventano il riferimento per tutta l’industria dell’auto. E in attesa di guidarla anche in Italia, vi proponiamo la traduzione di questo primo test drive.
Com’è fuori
Considerando la quantità impressionante di dispositivi che la nuova Classe S mette a disposizione, il suo aspetto esterno a qualcuno potrebbe sembrare fin troppo pulito, “controllato” in un certo senso. La Mercedes più nobile e prestigiosa, insomma, in questa nuova veste sembra quasi voler nascondere le sue doti. D’altro canto, il fatto di non ostentare troppo per alcuni clienti potrebbe anche essere un punto a favore della nuova Classe S.


A prescindere dalle scelte stilistiche, in ogni caso, la carrozzeria è stata modellata anche per raggiungere un coefficiente di penetrazione aerodinamica Cx molto basso, pari a 0,22. Persino curando dettagli come le maniglie delle porte ad azionamento elettrico, per non sporcare il flusso d’aria attorno all’auto.
Sotto la pelle c’è una nuova piattaforma telaistica, chiamata MRA II, che rispetto al modello precedente ha fatto crescere questa nuova Mercedes in tutte le direzioni. La lunghezza, in particolare è di 5,18 metri (+5 cm), con un passo che ora misura 3,11 metri (+7 cm) e con il bagagliaio cresciuto a 550 litri (+ 20 litri, mentre sulle ibride la capacità minima è di 370 litri). Il peso, invece, è diminuito di 60 kg, grazie a un maggior utilizzo nella scocca di acciai ad alta resistenza e alluminio, che rendono la struttura anche più rigida. Cosa che - ne parliamo fra poche righe - ha ridotto anche rumori e vibrazioni con l’auto in movimento.
Com’è dentro
L'abitacolo della nuova Mercedes Classe S, sulle prime, spiazza un po’. Soprattutto se si usa come termine di paragone il modello precedente, perché ora l’impostazione è meno classica. Il tutto, tra parentesi, con un livello di sicurezza passiva ancora più alto, grazie all’introduzione di nuovi airbag per i passeggeri posteriori, che possono anche azionare l’infotainment, come chi sta seduto sui posti anteriori.


Il livello di qualità generale non si discute, ma non possiamo non far notare dettagli come le leve dietro al volante ereditate dalla Mercedes Classe A, anziché realizzate in maniera dedicata per la Classe S. E poi, c’è l’interazione con l’infinità dei comandi e delle funzioni di bordo. La facilità di utilizzo, tutto sommato. è intuitiva e lo schermo da 12,8" montato “in verticale” impressiona per la grafica, al pari della strumentazione digitale. La navigazione fra i vari menu disponibili avviene con le superfici touch sul volante, che hanno una risposta decisamente migliore di quella di altri modelli Mercedes.
Restando sul volante, ci sono i due tasti in alluminio del sistema Drive Pilot che possono illuminarsi di verde per chiedere conferma al conducente di attivare la guida assistita, di cui diremo qualcosa in più fra poco. Mentre, tornando al sistema infotelematico che in Mercedes chiamano MBUX, c’è da dire che sulla nuova Classe S permette di usare i comandi vocali quasi come se si stesse dialogando con una persona. Al momento, su questo aspetto Mercedes è il riferimento per tutti i concorrenti.
Come va
Stando al volante della Classe S non si può fare a meno di chiedersi se, in realtà, ci sia ancora bisogno di guidarla. Parlando di guida assistita, c’è da ricordare che per l’estate del 2021 in Germania è previsto il debutto del "Livello 3” di questa tecnologia, per poi introdurla in seguito anche negli Stati Uniti e in Cina.

Come abbiamo accennato prima, il sistema si chiama Drive Pilot ed è davvero poco invasivo nelle correzioni di velocità e traiettoria che mette in atto mentre si viaggia con il suo supporto. Anche in situazioni di parcheggio, dove è in grado di effettuare le manovre da solo sfruttando anche le ruote posteriori sterzanti, che rendono il diametro di sterzata paragonabile a quello di un’utilitaria (11 metri, 2 metri in meno rispetto a un retrotreno tradizionale).
Ma sono sulle autostrade tedesche senza limiti di velocità, le Autobahn, che la nuova Classe S mostra ciò di cui è capace. Mentre - tra l’altro - i 31 altoparlanti dello spettacolare impianto audio Burmester 4D vi abbracciano letteralmente con la musica, circondati dalle profumazioni che escono dalle bocchette con 3 livelli di intensità e mentre i sedili vi massaggiano la schiena con 19 motori. E in questa perfezione di calma e relax, in sottofondo, si percepisce come una riserva infinita di forza.
Nell’isolamento dalla superficie della strada, le sospensioni lavorano meglio di un filtro di Photoshop sulla foto di una top model (di per sé già bellissima, dunque). E questo grazie alle molle ad aria di serie, o ancor di più scegliendo l’optional del sistema e-Active Body Control, che aggiunge smorzatori idraulici attivi che lavorano a 48 V per minimizzare rollio e beccheggio. Così equipaggiata, la Classe S è in grado anche di monitorare le irregolarità del tratto di strada che precede l’auto, adattando la risposta in assorbimento fino a 1.000 volte al secondo; oppure di inclinare la carrozzeria in senso contrario al coricamento in curva, per migliorare il comfort di marcia.


In tutto questo, lo sterzo è sempre leggero e poco sensibile, e dunque anche in modalità Sport e Sport Plus non viene voglia di alzare più di tanto il ritmo. Anche perché dopo poco i controlli elettronici fanno sentire decisi i loro interventi, prima di innescare del sottosterzo. Ma il bello è che, su una Classe S, tutto questo non ha importanza, ancor di più sulla versione ibrida plug-in S 450. Il motore 6 cilindri a benzina affiancato da un elettrico da 110 kW (150 CV) e 440 Nm. La batteria da 28,6 kWh si ricarica fino ad un massimo di 11 kW in corrente alternata e fino a 60 kW in corrente continua, situazione in cui ci vogliono 30 minuti per fare il pieno di elettricità.
L’autonomia dichiarata è di 100 km WLTP (con velocità massima in elettrico di 140 km/h), uno scenario realistico considerando che durante il test drive l’autonomia residua è stata di 33 km, dopo averne percorsi 46 su strade con diversi tratti anche in salita. Peccato per
Curiosità
Come accade sempre con la Mercedes Classe S, all’arrivo della nuova generazione ci si immagina cosa di tutte le innovazioni tecnologiche arriverà poi - dopo magari 5 anni - su un’auto “normale” come una Volkswagen Golf. Facciamo allora qualche supposizione, elencando alcune chicche della nuova Classe S. Come la possibilità di inclinare lateralmente l’auto fino a 8 cm in automatico, per limitare le conseguenze in caso di urto laterale.
La guida assistita di livello 3 fino a 60 km/h, inoltre, è già predisposta per passare al livello 4, e far sì ad esempio che l’auto possa parcheggiare in un garage senza che il conducente sia al posto guida. Fra le tante telecamere sparse un po’ ovunque attorno all’auto, poi, ce n’è una in grado di riconoscere quando un mezzo di soccorso sopraggiunge da dietro, per far cambiare alla Classe S e lasciare strada al veicolo impegnato in un’emergenza.
Ma non tutti questi dispositivi convincono appieno, perlomeno non da subito. Le informazioni a tridimensionali a realtà aumentata proiettate dall’head up display, ad esempio, richiedono del tempo per essere digerite dalle abitudini del cervello. Senza contare le perplessità per l’alloggiamento di 27 litri ricavato sulla parte superiore della plancia, da cui il proiettore crea immagini che si materializzano a 10 metri di distanza su un’immagine virtuale da 77 pollici di diagonale. Cosa che non contribuisce a ridurre le distrazioni nel campo visivo.
Quanto costa
Bisogna però ricordare, a dire il vero, che un dispositivo così tecnologico sarà molto apprezzato sul mercato dove la Mercedes Classe S vende di più, la Cina, dove tra l’altro l’età del cliente medio è di 40 anni. Anche per questo la nuova Classe S si conferma un ponte verso il futuro, come i modelli che l’hanno preceduta. Con prezzi che partono da poco più di 107.000 euro, in tre allestimenti (Business, Premium e Premium Plus) e con le seguenti motorizzazioni:
- S 350 d passo corto: 107.644 euro
- S 350 d 4Matic passo corto: 111.374 euro
- S 400 d 4Matic passo corto: 117.160 euro
- S 500 4Matic EQ Boost passo corto: 130.548 euro
- S 350 d passo lungo: 112.420 euro
- S 350 d 4Matic passo lungo: 118.346 euro
- S 400 d 4Matic passo lungo: 124.133 euro
- S 500 4Matic EQ Boost passo lungo: 137.521 euro
Fotogallery: Mercedes Classe S (2021) - Prova su strada
Mercedes S 450 4MATIC EQ-BOOST