Nell'industria automobilistica ci sono sigle che sono diventate familiari, anche per i non addetti ai lavori. In particolare quelle con cui i costruttori identificano le piattaforme sulle quali poi realizzano molti modelli.

Uno dei casi più conosciuti è quello della MQB, piattaforma che ha dato vita ad un'intera famiglia di auto "termiche"di dimensioni medio-compatte all'interno del Gruppo Volkswagen. Cosa che ora si sta ripetendo con la piattaforma MEB, che ripropone lo stesso concetto di modularità dello "scheletro" costruttivo anche sulle auto elettriche. Come la nuova Skoda Enyaq Coupé iV protagonista di questo primo test drive.

Si abbassa mantenendo lo spazio

Parliamo quindi di una variante che ha una carrozzeria rastremata rispetto alla Skoda Enyaq iV (versione SUV "tradizionale" di questo modello). E dunque parliamo anche della cugina della Volkswagen ID.5 e dell'Audi Q4 e-tron Sportback, gli altri due SUV elettrici che adottano la piattaforma MEB del gruppo Volkswagen sui quali i designer hanno "inclinato" il tetto.

Skoda Enyaq Coupe iV, prova su strada del prototipo
Skoda Enyaq Coupe iV, prova su strada del prototipo

  

A livello di dimensioni la Enyaq Coupé è lunga 4,65 metri. Praticamente come la Enyaq (roba di pochi millimetri), e anche circa 5 centimetri meno di una Skoda Kodiaq. Stesso discorso per la larghezza, il passo e soprattutto per l'altezza, che è 1,62 metri. Un valore anche qui uguale alla Enyaq, nonostante il tetto discendente.

Lo spazio a disposizione dei passeggeri posteriori, pertanto, non è sacrificato come si potrebbe pensare pensando a questo tipo di carrozzeria. Lo stesso vale per la capacità minima del bagagliaio, pari a 570 litri. Quindi poco meno rispetto ai 585 litri del vano di carico della Enyaq.

La differenziazione estetica

La caratterizzazione sportiva legata al concetto di coupé, quindi, è affidata all'estetica, a partire dai cerchi in lega, che hanno un diametro minimo di 19 pollici (contro i 18 pollici della Enyaq SUV), per arrivare fino a 21 pollici.

Fra gli optional poi, si possono avere i fari posteriori full LED, mentre per i proiettori anteriori è disponibile a richiesta anche la tecnologia a matrice di LED (24 punti luce per ogni faro), così come è possibile illuminare sempre con dei LED i listelli della griglia centrale, con un elemento estetico distintivo a 131 diodi chiamato Crystal Face.

La connotazione grintosa del look passa anche dal disegno diverso dei paraurti anteriori e posteriori, da una verniciatura dedicata per la zona dei giroporta e dal tetto panoramico in vetro di serie. È il più grande mai montato su una Skoda, con una specifica tecnologia tri-strato per schermare la luce e il calore, e contribuisce a definire la personalità della Enyaq Coupé. In particolar modo quando è abbinato ai vetri laterali oscurati.

Come in un Loft o in una Suite

All'interno, la Enyaq Coupé - come la Enyaq - permette di scegliere fra diversi ambienti ispirati al mondo dell'arredamento domestico, prendendo a prestito da questo settore anche nomi come Loft o Suite, per identificare i vari allestimenti. I rivestimenti, poi, sono all'insegna della sostenibilità: si va dalla lana vergine trattata con processi non impattanti sull'ambiente, alle pelli non trattate chimicamente, fino ad arrivare a plastiche riciclate usando il PET con cui vengono fabbricate le bottiglie d'acqua.

Lo schermo centrale da 13 pollici (come il monitor di un computer laptop) è il più grande mai montato su una Skoda. L'interfaccia è touchscreen, ma sono presenti anche dei tasti fisici con cui richiamare funzioni che si usano più di frequente, come il climatizzatore.

Davanti a chi guida, invece, il display della strumentazione è un po' piccolo (poco più di 5 pollici di diagonale), ma ha una grafica personalizzata rispetto agli analoghi modelli Volkswagen, che è più efficace. E che sarà integrata da un'importante informazione con il prossimo aggiornamento software over-the-air della piattaforma MEB, chiamato ME3. Nel video vi spiego di quale informazione del computer di bordo si tratta.

C'è poi anche un head-up display con indicazioni tridimensionali a realtà aumentata, che vengono proiettate come se fossero a una decina di metri di distanza dagli occhi del guidatore. Per indicare la giusta direzione nei bivi, ad esempio, o per segnalare la distanza di sicurezza da un veicolo che precede.

Non mancano nemmeno tutti quegli accessori per migliorare la praticità di utilizzo che Skoda chiama "simply clever": reti, divisori e ganci per organizzare il carico, un porta ombrelli integrato nel pannello porta o anche il raschietto per il ghiaccio nascosto nel portellone del bagagliaio.

Skoda Enyaq Coupe iV, prova su strada del prototipo

È più aerodinamica

Per la Skoda Enyaq Coupé gli ingegneri non hanno sviluppato delle sospensioni con tarature ad hoc, a livello di molle e ammortizzatori, che si possono avere a controllo elettronico. Quando verrà presentata la versione di serie a fine anno, si potrà comunque ordinare un allestimento con assetto ribassato. Oltre che lo sterzo progressivo a servoassistenza variabile.

Quella che è cambiata, invece, è l'aerodinamica, con il coefficiente di penetrazione Cx che è passato da un valore 0,27 della Enyaq "normale" a 0,247. Cosa che nella versione chiamata 80 (con batteria da 82 kWh nominali - 77 kWh effettivi - e trazione e motore elettrico posteriore da 204 CV e 310 Nm) contribuisce anche a determinare un'autonomia di 535 km secondo il ciclo WLTP.

La Enyaq Coupé 80x, invece, aggiunge un secondo motore elettrico anteriore da 109 CV, per un totale di 265 CV trasmessi su tutte e quattro le ruote motrici. La terza versione, infine, è la Enyaq Coupé 60, con motore da 180 CV, trazione posteriore e batteria da 62 kWh nominali (58 kWh effettivi), e un'autonomia WLTP dichiarata compresa tra 393 e 413 km, a seconda degli equipaggiamenti.

Durante questo primo breve test drive, ho trovato efficace il funzionamento del recupero di energia della frenata rigenerativa, regolabile con le palette al volante su 3 livelli più una posizione automatica. Così come mi è piaciuto il miglioramento nella risposta del pedale del freno rispetto alla spugnosità delle prime Volkswagen ID.3 sviluppate sulla medesima piattaforma MEB.

Segno che con il passare del tempo c'è stata un'evoluzione del progetto, che continuerà con l'aggiornamento software ME3 che, tra l'altro, migliorerà anche le attuali capacità di ricarica in corrente continua DC, che arrivano a un massimo di 125 kW (per 30 minuti circa nel raggiungere l'80% di ricarica) . E che dovrebbero raggiungere anche i 250 kW, con la potenza massima di ricarica in corrente alternata AC che al momento è di 11 kW.

Prezzi e commercializzazione a dicembre

In questa fase non si parla ancora, ovviamente, di listino prezzi, che saranno definiti alla fine del 2021, quando sarà presentata la versione di serie. Un riferimento, in ogni caso, lo danno i prezzi della Skoda Enyaq con normale carrozzeria SUV (che parte da poco meno di 40.000 euro per la versione 60 e da oltre 45.000 euro per la 80), rispetto alla quale la Enyaq Coupé avrà equipaggiamenti di serie superiori, così come i prezzi.

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