Impossibile rendere ancora più essenziale la regina delle spider essenziali, ovvero la MX-5?Ehm no, e a dimostrarlo ci pensa la NM by Gorgona Cars, la barchetta che unisce lo stile della NA alle prestazioni della ND.2.
Si tratta di un progetto tutto italiano nato davanti a una birra – marca Gorgona per l’appunto - in una serata romana di fine settembre 2019, non esagerata come tasso alcolemico ma esplosiva in quanto a creatività. L’idea è scaturita dalla passione di due amici, Omar (un collega giornalista che conosco da tanto tempo) e David, un brillante ingegnere del veicolo, entrambi desiderosi di creare una MX-5 unica, altamente personalizzabile e strepitosamente divertente da guidare.
E ci sono riusciti, senza accontentarsi: infatti, la Naked Monoposto che ho provato al Mugello (un po’ bagnato) è la versione EVO, più potente e leggera, con le novità che però non finiscono qui.
Storie di barchette
Se adesso affermassi che tra tutte le generazioni di Mazda MX-5, la NA e la ND sono le più affascinanti, sono piuttosto certo che in molti (non tutti, ma in molti) sarebbero d’accordo con me.
La Gorgona Cars ha semplicemente scelto il meglio di ciascuna: lo base strutturale della NA, sublime in ogni dettaglio, unita alla meccanica della ND.2, la massima espressione di elasticità, potenza e affidabilità esistente sulle MX5 di ultima produzione.
Lo stile poi? Beh, cosa aggiungere: Omar e David hanno dato concretezza e continuità agli stessi desideri di Mazda, che di barchette ne hanno progettate parecchie in passato, senza mai andare oltre la fase prototipale, cosa che invece hanno fatto questi due tenaci appassionati offrendo una produzione in piccola serie del loro “sogno realizzato”.

La Mazda MX-5 NA

La Mazda MX-5 ND RF
Yamamoto Approved
Quello che colpisce osservando la Naked Monoposto è la purezza della sua fisionomia: bassa, anzi bassissima, poco sopra i leggendari 40 pollici della GT40, col suo lineare profilo laterale che viene interrotto – giustamente – solo dalla cover della strumentazione e dalla gobba dietro al pilota, che integra un roll-bar che incrementa la sicurezza.
I cerchi Enkei RPF1 rimangono volutamente da 15 pollici per non snaturare la dinamica di questa super-Eunos, in maniera affine con gli obiettivi del progetto originale di Yamamoto-San, che al mega raduno a Modena la NM l’ha vista e applaudita.

La versione biposto della Gorgona
Il brancardo alto e possente, conferma che la parte inferiore alle piccole portiere è diventata strutturale, più sicura in caso di impatto laterale rispetto a una NA (senza side-bar), mentre gli specchietti retrovisori specifici parlano di una grande attenzione al dettaglio, con alcuni interventi di stile che però sono stati utili anche per l’aerodinamica: oltre al fondo piatto e all’estrattore posteriore infatti, la semi-mezzaluna dietro al cofano motore svolge una importante funzione di sfogo per l’aria permessa dall’assenza del parabrezza... col vedo non vedo del motore che aggiunge senza dubbio sensualità a questa visuale.
Dentro poi, i classici indicatori circolari della ND.2, analogici e digitali, oltre a qualche pulsante di moderna concezione, sono gli unici indizi che rivelano l’anima meccanicamente moderna della NM. Tutto il resto è romanticamente votato al risparmio di peso, come testimonia il sedile monoscocca iper-alleggerito ma ergonomicamente accogliente, insieme al volante Mono, privo di airbag o tasti al servizio di radio o cruise control, accessori che nemmeno a dirlo, sono assenti giustificatissimi.

La versione biposto della Gorgona
4,3 KG/CV
Il 2.0 Skyactiv-G di Mazda è il motore giusto nel posto giusto. Iniezione diretta, lega leggera, sembra aver trovato una seconda vita sulla NM per uno SWAP che in tanti sognavano “come optional” sulla NA.
Oltre alla coppia cresciuta di 20 Nm e ai cavalli arrivati a 200 sulla EVO grazie all’eliminazione del catalizzatore a valle dei collettori, a mappa e filtro aria aggiornati, il blocco motore della NM (EVO oppure no), rimane spostato il più indietro possibile, portando un guadagno di peso al retrotreno dell’1%, con la distribuzione ora suddivisa al 51% davanti e al 49% dietro.
E sempre in termini di peso, va detto che se si vuole optare per cofano motore, passaruota, gobba e magari anche bagagliaio in fibra di carbonio, e aggiungere pure la batteria racing che da sola fa risparmiare oltre 10 kg, la massa totale della NM, nella più prelibata configurazione, potrebbe avvicinarsi anche agli 820 kg... ma anche coi circa 850 KG della configurazione presente al Mugello, la questione è davvero interessante.

La versione biposto Gorgona in pista
Ogni cavallo, infatti, si deve occupare di circa 4,3 kg su questa EVO e oltre che alla pienezza dell'erogazione, in basso e in alto, è quando andate a staccare che la resa diventa eclatante. Si pinza fin dentro la curva e il merito non va all’impianto frenante megagalattico, perché megagalattico non lo è, ma soltanto più che adeguato rispetto al ridottissimo peso.
I cambi di direzione poi sono sempre neutri, molto molto rapidi e ben assecondati dagli pneumatici scelti come primo equipaggiamento della NM, ovvero Yokohama Advan A052 semislick in misura 205/50 R15. Tutto quello che vi porterà al sorriso, tra una curva e l’altra è nelle vostre mani: l’assistenza elettronica non c’è, quindi NO ABS, NO ESP, nemmeno il servosterzo è presente, nonostante la donor NA ne fosse provvista hanno deciso di eliminarlo.
L’idea di rendere ancora più essenziale una spider nata essenziale come la prima Miata è stata presa piuttosto sul serio da Omar e David, che hanno realizzato una barchetta veloce, mai scorbutica, neutra anche se un lievemente la provocate, poco interessata al sovrasterzo nonostante l’autobloccante sia pronto a dare una mano, e ancor meno intrigata dal sottosterzo, con l’assetto che pare sia oltremodo in accordo con la maggiore rigidezza del telaio, senza però diventare proibitivo, anzi. ben proiettato a altri scenari che non siano quelli di un circuito.

Il posteriore della versione biposto della Gorgona NM+
NM+, la BIPOSTO
Si chiama NM+, ovvero l’evoluzione in chiave Biposto della EVO che ho appena guidato al Mugello, con la “Plus” che offre un doppio cupolino e una doppia gobba, mentre il prezzo, non è il doppio della NM monoposto, ma di poco superiore: il listino per un esemplare di Naked Monoposto parta infatti da 103.000 euro, mentre con la biposto servono almeno 110.000 euro, con la donor NA che va comunque aggiunta in entrambi i casi.
Non serve giraci intorno, è una cifra molto elevata che mette in competizione questo progetto con altre supercar nuove o usate assai più potenti o blasonate, ma come spesso accade, pezzi unici o quasi come la NM by Gorgona sono destinati a solleticare i palati di chi in garage ha praticamente già tutto, ma non una barchetta giapponese, unica nel suo genere...!