Cambio di rotta in Casa Daihatsu. Il costruttore nipponico, dopo aver ceduto alla Toyota il 51% del pacchetto azionario, sembra proprio essersi svegliato dal torpore degli ultimi anni.
La rivitalizzazione del marchio passa anzitutto per la ricerca di quei connotati stilistici per troppo tempo trascurati, che avevano confinato la Casa Giapponese nel limbo dell' anonimato.
La prima avvisaglia di questo risveglio sul piano del design si era già avuta con la nuova Sirion e viene confermata da questa riedizione della Terios con la quale la Daihatsu vuole dare un forte segno della propria presenza, accompagnando le qualità tecniche che da sempre hanno fatto parte del proprio DNA ad una veste estetica ricercata, di forte impatto visivo e ricca di personalità.
In effetti, pur avendo una lunghezza di poco superiore ai 4 metri, ispira immediatamente confronti con mezzi di categoria superiore, tanta è l'impressione di solidità generata dalle forme della carrozzeria,muscolose, ma al tempo stesso armoniose ed equilibrate. Al generale sviluppo in altezza unisce un'adeguata larghezza, sottolineata dai passaruote sporgenti e dalla generosa gommatura 215/65 R16 di serie, che arriva addirittura a 235/60 R16 nella versione "Over Fender".
Il tutto si traduce in una sensazione di sicurezza difficilmente riscontrabile in questo tipo di vetture, generalmente alte e strette.
La ricerca stilistica è evidente anche nella definizione degli interni: dinanzi al bel volante sportivo troviamo un cruscotto a tre elementi circolari ben realizzato, al pari della plancia con la consolle centrale leggermente sporgente, alla cui sommità troviamo l'impianto audio hi-fi con sotto le due ampie bocchette centrali dell'impianto di climatizzazione e le tre manopole che ne regolano il funzionamento. Da sottolineare la presenza di numerosi vani portaoggetti fra cui uno spazio occultato sotto il divano posteriore.
Dal punto di vista motoristico la scelta è per ora limitata a due moderne unità a 4 cilindri benzina di 1.3 ed 1.5 litri interamente in lega leggera, 16 valvole con doppio albero a camme e iniezione multipoint con potenze rispettivamente di 85 cv e 104 cv.
Sospensioni con schema McPherson all'anteriore ed a ponte semi indipendente al posteriore.
Trazione integrale permanente con ripartizione 50/50 e possibilità di bloccaggio del differenziale centrale tramite pulsante situato in plancia. Cambio meccanico a 5 rapporti con prima corta per favorire la marcia fuoristradistica nei tratti più impervi e quinta lunga per far riposare il motore nei trasferimenti autostradali. Il cambio automatico a 4 rapporti è previsto esclusivamente per la versione di cilindrata maggiore . L'impianto frenante con ABS ed EBD si avvale di dischi autoventilanti all'anteriore e tamburi al posteriore.
A richiesta sono disponibili l'ESP (qui denominato VSC) ed il controllo di trazione TRC.
I prezzi compresi tra i 18.480 euro della 1.3 CX e i 21.900 euro della 1.5 SXA automatica sono adeguati ai contenuti tecnici, ma forse un po' troppo vicini a mezzi del segmento superiore e questo, unitamente alla mancanza di un propulsore a gasolio, potrebbe penalizzarla nelle vendite
La rivitalizzazione del marchio passa anzitutto per la ricerca di quei connotati stilistici per troppo tempo trascurati, che avevano confinato la Casa Giapponese nel limbo dell' anonimato.
La prima avvisaglia di questo risveglio sul piano del design si era già avuta con la nuova Sirion e viene confermata da questa riedizione della Terios con la quale la Daihatsu vuole dare un forte segno della propria presenza, accompagnando le qualità tecniche che da sempre hanno fatto parte del proprio DNA ad una veste estetica ricercata, di forte impatto visivo e ricca di personalità.
In effetti, pur avendo una lunghezza di poco superiore ai 4 metri, ispira immediatamente confronti con mezzi di categoria superiore, tanta è l'impressione di solidità generata dalle forme della carrozzeria,muscolose, ma al tempo stesso armoniose ed equilibrate. Al generale sviluppo in altezza unisce un'adeguata larghezza, sottolineata dai passaruote sporgenti e dalla generosa gommatura 215/65 R16 di serie, che arriva addirittura a 235/60 R16 nella versione "Over Fender".
Il tutto si traduce in una sensazione di sicurezza difficilmente riscontrabile in questo tipo di vetture, generalmente alte e strette.
La ricerca stilistica è evidente anche nella definizione degli interni: dinanzi al bel volante sportivo troviamo un cruscotto a tre elementi circolari ben realizzato, al pari della plancia con la consolle centrale leggermente sporgente, alla cui sommità troviamo l'impianto audio hi-fi con sotto le due ampie bocchette centrali dell'impianto di climatizzazione e le tre manopole che ne regolano il funzionamento. Da sottolineare la presenza di numerosi vani portaoggetti fra cui uno spazio occultato sotto il divano posteriore.
Dal punto di vista motoristico la scelta è per ora limitata a due moderne unità a 4 cilindri benzina di 1.3 ed 1.5 litri interamente in lega leggera, 16 valvole con doppio albero a camme e iniezione multipoint con potenze rispettivamente di 85 cv e 104 cv.
Sospensioni con schema McPherson all'anteriore ed a ponte semi indipendente al posteriore.
Trazione integrale permanente con ripartizione 50/50 e possibilità di bloccaggio del differenziale centrale tramite pulsante situato in plancia. Cambio meccanico a 5 rapporti con prima corta per favorire la marcia fuoristradistica nei tratti più impervi e quinta lunga per far riposare il motore nei trasferimenti autostradali. Il cambio automatico a 4 rapporti è previsto esclusivamente per la versione di cilindrata maggiore . L'impianto frenante con ABS ed EBD si avvale di dischi autoventilanti all'anteriore e tamburi al posteriore.
A richiesta sono disponibili l'ESP (qui denominato VSC) ed il controllo di trazione TRC.
I prezzi compresi tra i 18.480 euro della 1.3 CX e i 21.900 euro della 1.5 SXA automatica sono adeguati ai contenuti tecnici, ma forse un po' troppo vicini a mezzi del segmento superiore e questo, unitamente alla mancanza di un propulsore a gasolio, potrebbe penalizzarla nelle vendite