Se l’auto di James Bond per antonomasia è un’Aston Martin (lo sanno bene i romani che in questi giorni le stanno vedendo in azione per le riprese del nuovo "Spectre"), l’auto simbolo degli anni di piombo in Italia è la Alfa Romeo Giulia che è tornata sul grande schermo con “Noi e la Giulia” di Edorado Leo. Il film, nelle sale da giovedì scorso, è tratto dal romanzo “Giulia 1300 e altri miracoli” di Fabio Bartolomei e la Giulia, riferimento a quel genere poliziottesco degli anni ‘70 in cui era per lo più utilizzata dalla polizia, è qui l’auto di un camorrista ed ha un ruolo chiave nella storia. La Giulia 1300 come “Christine - La macchina infernale” (film del 1983) riproduce solo musica di un lontano passato, ma è meno inquientante ed è impregnata di simbologia perché richiama tutta l’atmosfera degli anni ‘70, politica compresa. L’uscita del film proprio quest’anno in cui la Giulia rinasce (la data di presentazione ufficiale è il 24 giugno 2015) è una coincidenza, ma ha fatto molto piacere agli appassionati.


Ieri sera a Roma gli attori Luca Argentero, Edoardo Leo, Claudio Amedola, Anna Foglietta e Stefano Fresi sono arrivati all’UCI Cinemas Parco Leonardo, dove hanno incontrato il pubblico, a bordo di quattro Giulia ed è stato bagno di folla anche per le Alfa. L’attesa per la nuova Giulia è fremente, non a caso per FCA questa è una delle sfide più difficili degli ultimi anni e la data di presentazione è slittata più volte perché, come dice Marchionne, “tutto deve essere perfetto”. Intanto, la Giulia può approfittare di questo momento di notorietà cinematografica e a chi vuole approfondirne la storia o semplicemente conoscerla meglio consigliamo di leggere la retrospettiva che le abbiamo dedicato.

Fotogallery: L'Alfa Romeo Giulia torna un mito del cinema italiano