Le auto sono la nostra e la vostra passione, ma anche le strade su cui si provano fanno la differenza in termini di emozioni. Per questo è nata “Drive in Italy”, una prova molto speciale dove le protagoniste sono innanzitutto le strade. Insieme alla Jaguar F-Type vi abbiamo portato tra le curve della Futa-Raticosa, con la XF abbiamo scoperto le meraviglie della Val d’Orcia e con la F-Pace ci siamo arrampicati sul Gran Sasso, fino a Rocca Calascio. Sono tra i percorsi più belli d’Italia e i nostri tester ne sono rimasti incantati. La parola spetta quindi a loro per raccontare il dietro le quinte di quest’avventura!


Futa-Raticosa, il ricordo di Giuliano


“Tornarci è sempre bello, che si tratti di seguire la gara della Mille Miglia o di percorrerla in solitaria, con l’asfalto tutto per me: il Passo della Futa e della Raticosa è sempre stata una delle mie strade di riferimento, da quando sognavo di percorrerla seguendo la mitica “freccia rossa”. Esserci potuto tornare con i colori dell’autunno e il suono da pelle d’oca della Jaguar F-Type, poi, non ha fatto che rendere ancora più speciale questo splendido percorso saliscendi, che segue fluido le pendenze degli Appennini che dividono Firenze da Bologna. È stato bello tornarci dopo un paio d’anni e accorgermi che il mio cervello ancora ricordava la successione di curve, partendo dal bosco che precede il bivio del cimitero militare. E mi ha fatto davvero piacere tornare al ristorante che c’è proprio in cima alla Futa e ritrovare Claudio, un grande appassionato di auto (come potrebbe non esserlo!) che con la moglie e il papà ha reso il suo locale parte integrante del fascino di questa tappa della Mille Miglia. Durante le riprese del filmato, infine, abbiamo incontrato un’altra troupe video, sul Passo della Raticosa, dove stavano girando le immagini per lo spot televisivo dell’Alfa Romeo Giulia Veloce, quella con la trazione integrale Q4”. Cliccate qui per vedere la prova sulla SS65 Futa-Raticosa.


La Val d’Orcia vista da Andrea Fiorello


“Cerbiatti, lepri e poi… cinte senesi! Sono sbucati dal buio tagliandoci la strada, la sera prima di cominciare le riprese del video Drive in Italy in Val d'Orcia. Tutto a due passi dall'asfalto, nelle poche centinaia di metri di un sentiero sterrato che portava all'agriturismo dove avremmo dormito. Sembrava una situazione surreale, fuori dal tempo. Eppure eravamo ad appena una manciata di chilometri dall'autostrada. La mattina dopo, verso le sette, ho aperto la finestra della mia stanza e ho finalmente visto ciò che il buio ci aveva nascosto. I campi, i poggi, i borghi e le strade che solcavano il paesaggio. Ho preso la Jaguar XF e ho cominciato a guidare con calma, entrando in punta di piedi in quel miscuglio di bellezza in equilibrio tra natura, arte e storia che è la campagna toscana. E mi sono goduto ogni curva che svelava un nuovo scorcio, ogni salita che si perdeva nell'ombra dei boschi e ogni discesa che si tuffava tra viti e ulivi. Ho accelerato senza fretta, perché non ce n'era bisogno: perché era più bello scorrere, che correre. Ho sentito le curve, l'asfalto, l'auto che si muoveva al mio ritmo, insieme a me. Ho guidato ogni metro. Fantastico”. Cliccate qui per vedere la prova in Val d'Orcia.


Sul Gran Sasso con Andrea Farina


“Fino a qualche anno fa non avrei mai pensato che luoghi come questo potessero trovarsi in Italia, o meglio, nel centro più centro d'Italia che c'è. In un certo senso li conosco da sempre perché li iniziai ad amare già attraverso film resi celebri o comunque spettacolari in buona parte proprio grazie alla poesia delle montagne che sorvegliano il Gran Sasso. Sono stato felice di farle conoscere col Drive in Italy cercando di esprimere quello che sento ogni volta che le attraverso, e vi assicuro che accade in svariati momenti dell'anno in moto o in auto, in questo caso con la Jaguar F-Pace AWD. Arrivarci è così facile che continuo a stupirmi del perché non sia una meta visitata quanto il Colosseo, a meno di due ore di distanza, poi ci ripenso un po' da egoista e spero rimanga tutto così, pacifico e per sempre. Se la piana di Campo Imperatore e il Rifugio non sono godibili tutto l'anno per la neve, Santo Stefano di Sessanio, Rocca Calascio e Castel del Monte rappresentano la meta ideale per un weekend di pace e buona tavola (garantita). Potete essere nervosi, stressati, arrabbiati, ma almeno per me, il potere curativo della vista che si domina da Santa Maria della Pietà batte qualsiasi medicina o 1.000 ore di palestra: la mente si rigenera per il paesaggio e il corpo si ricarica guidando su strade dall'asfalto non perfetto è vero, ma che vi porteranno in una dimensione che alla perfezione ci va molto vicina... Se poi il mezzo che avete tra le mani vi conturba, beh, chi vi ferma più?”. Cliccate qui per vedere la prova sul Gran Sasso.

Fotogallery: Drive in Italy, il dietro le quinte di una prova molto speciale