Le auto blu sono sempre al centro di dibattiti o di discussioni, da parte di chi vorrebbe tagliarle drasticamente o di chi le vorrebbe sempre di marchio italiano oppure chi vorrebbe si comportassero meglio a livello di codice della strada. Insomma quando si uniscono due argomenti così “hot” come auto e politica il rumore è inevitabile, ma in pratica cosa s’intende per auto blu e come e quanto incidono sul parco circolante totale? Una circolare del ministero della Funzione Pubblica prova a chiarire un po' la cose, sulla base dei dati che le singole amministrazioni hanno comunicato e che sono in aumento: 68% di rispondenti nel 2017 contro il 29% del 2016. Del numero totale di auto censite nel 2017, 29.195, va detto che la  grande maggioranza delle autovetture censite risulta in uso a più servizi e uffici senza autista, solo il 10,4%  sono con autista, di cui il 3,6% in uso esclusivo e il 6,8% in uso non esclusivo".  In seconda battuta va smentito anche il luogo comune che vuole le auto blu appannaggio esclusivo del “potere centrale” vale a dire istituzioni statali “romane”. 

Solo 215 sono dello Stato

In totale le auto pubbliche sono state, nel 2017, 774 in meno rispetto al 2016 e di queste solo 215 appartengono ad amministrazioni statali, vale a dire Presidenza del Consiglio dei ministri, ministeri, Avvocatura dello Stato e organi di rilevanza costituzionale. Il grosso delle auto pubbliche sono dei comuni che nel 2017 ne hanno avuto a disposizione ben 14.279. Chiaramente essendo “diluite” sul territorio ci si fa meno caso, così come in questo modo, rappresentano un centro di costo forse più contenuto per ogni singola amministrazione rispetto magari alle 215 che “gravano”, per così dire, tutte sull’amministrazione centrale. Il limite di 5 auto con autista per singola amministrazione come da decreto del 2014 viene rispettato da quasi tutte le istituzioni tranne Esteri (7), Trasporti (9) e Agenzia delle Entrate che ne ha, addirittura, 25. Questo tetto non si applica però alle amministrazioni locali ed ecco che Roma Capitale, per esempio, detiene il record di 124 auto blu con autista che salgono a 139 se si considera anche quelle senza autista. Il record assoluto comunque è di Torino  che detiene un totale di 233 auto pubbliche, con e senza autista. 

Taglio drastico nella sanità pubblica

Il secondo utilizzatore di auto blu a livello nazionale è rappresentato dalla sanità regionale (ASL, AO, Policlinici) che utilizza 5.729 mezzi pubblici. A questo proposito va fatto notare come questi veicoli siano stati quelli che, nel 2017, abbiano subito il taglio più profondo con una riduzione di 2.084 unità (erano 7.831 del 2016) ; a contribuire a questo taglio c'è stata anche una revisione degli elenchi da cui sono state eliminati i veicoli adibiti a servizi sanitari (es. ambulanze e auto mediche). Al terzo posto di questa classifica ci sono regioni e provincie autonome (che hanno ereditato anche alcune auto blu delle provincie) seguite da vicino dalle ex province e dalle città metropolitane, rispettivamente con 1.736 e 1.698 auto blu. Un altro dato interessante da rilevare è come amministrazioni statali e regioni siano le istituzioni che più si affidano al noleggio o "altre forme di utilizzo delle auto", contro, per esempio, il comportamento dei comuni che tendono più ad acquistare le loro auto blu. Le più virtuose in questo senso sono le agenzie fiscali che delle 96 auto a loro disposizione solo 5 sono acquistate.

Auto Blu 2017