Di motori diesel si parla sempre più, con un numero sempre crescente di amministrazioni pronte a vietarli non solo in centro città e costruttori invece convinti che il gasolio rappresenti ancora presente e futuro dell’auto. Già perché al di là di proclami e rumors (FCA e Porsche, solo per fare alcuni nomi) il diesel è vivo e lotta assieme a noi. Lo abbiamo visto all’ultimo Salone di Ginevra, con Volkswagen a sostenere come il diesel non sia ancora morto e Mercedes pronta a lanciare nuove motorizzazioni ibride plug-in con motori a gasolio.

Ottimizzare e non vietare

Ne avevamo anche parlato con alcuni top manager dell’auto proprio in occasione della kermesse elvetica, con risposte che ci hanno fatto capire come praticamente tutte le Case abbiano piani riguardanti i diesel, con ricerche su come renderli ancora più efficienti e verdi. Come sottolineato da uno studio del Ministero Federale per l’Ambiente tedesco, dall’Ente Federale per l’Ambiente e dal VDA (Associazione delle industrie automobilistiche tedesche), poi ripreso da Mercedes, basterebbe un profondo rinnovamento del parco auto circolante per migliorare sensibilmente la qualità dell’aria. No ai divieti quindi, ma si a una continua ricerca per abbattere le emissioni che, nei propulsori più moderni, riescono ad essere inferiori agli 80 g/km di CO2 e rispettosi delle direttive antinquinamento Euro 6d temp, attualmente le più severe.

I filtri funzionano

Sempre secondo quanto evidenziato dallo studio l’impatto ambientale derivante dal traffico auto è diminuito del 70% dal 1990 a oggi, nonostante un netto aumento del volume delle auto circolanti. Questo significa che le continue ricerche su come ottimizzare i motori endotermici danno i loro frutti. Ricerche che hanno portato all’adozione di filtri antiparticolato e ora mirano ad annullare le emissioni di NOx e, guardando ai risultati ottenuti da test effettuati all’Università di Loughborough, l’obiettivo non è poi così lontano. Citando ancora lo studio Mercedes sottolinea come, semplicemente utilizzando motori più moderni, i valori di NOx nelle zone più trafficate si ridurrebbe del 70% entro il 2020 e del 90% dopo altri cinque anni.

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