Non è sbagliato scrivere che dal 2013 le hypercar non sono più quelle di una volta, perché uno dopo l’altro sono arrivati i modelli ibridi di tre marchi mai alle prese con questa tecnologia: sono le Ferrari LaFerrari, McLaren P1 e Porsche 918 Spyder. A mancare da questo terzetto è Lamborghini.
Ancora oggi la casa del Toro non ha lanciato una vettura con queste caratteristiche, ma si è messa alla prova nel 2014 con il prototipo Asterion, una coupé più elegante delle Huracan e Aventador vendute all’epoca, il cui elemento di rottura con il passato è il sistema ibrido plug-in da 910 CV.

Il V10 ha l’aiutino
L’elemento chiave della Lamborghini Asterion è il motore a benzina V10 5.2 della Huracan, al quale sono abbinate tre unità elettriche da 300 CV complessivi montate nella parte anteriore dell’auto. La potenza di 910 CV è in linea con le hypercar di ultimissima generazione, ma alla Asterion non manca un certo spirito “green”, perché i motori elettrici le consentono di viaggiare per a 50 km con il benzina spento e fino alla velocità massima di 125 km/h. Il sistema ibrido grava per 250 chili sul peso dell’auto.
Prestazioni e consumi sembrano arrivare due auto diverse, perché la casa dichiara uno 0-100 km/h quasi da Formula 1 (in 3,0 secondi) e quasi 25 chilometri percorsi al litro, un dato in linea con le migliori utilitarie (anche se il ciclo di consumo è il vecchio e meno severo NEDC).
Chi sono le rivali oggi della Asterion
Grintosa, non rabbiosa
Lo stile della Lamborghini Asterion, a dispetto delle prestazioni, non è estremo, perché i tratti meno decisi e spigolosi rispetto alle Huracan e Aventoador le regalano una certa eleganza. Lo si nota in particolare nel frontale, più arrotondato, mentre la l’avvolgente parte posteriore fa spiccare il lungo cofano. D’impatto gli interni, con rivestimenti in pelle color panna e tabacco e lo schermo verticale a raccordare plancia e tunnel. Sul volante invece sono presenti i tasti per le tre modalità di guida.