In America negli anni ’60 si respirava ottimismo e non c’erano nubi all’orizzonte. Erano altri tempi, bei tempi direbbero i nostalgici, in cui la benzina costava poco, le auto avevano dimensioni esagerate ed i loro motori a otto cilindri facevano vibrare le orecchie di chi li guidava.
Fu in quel periodo che si affermarono le muscle car, le sportive ad alte prestazioni diventare non soltanto un punto di riferimento nell’industria dell’auto a stelle e strisce, ma anche un pilastro della cultura statunitense, tanto da apparire in numerosi film e segnare un'epoca.
Dopo la crisi cambiano le abitudini
Poi arrivò la crisi petrolifera del 1973 e tutto cambiò all’improvviso, perché la benzina diventò un bene più prezioso (quindi c'era meno attenzione a "sprecarla") e i produttori furono obbligati ad adeguarsi, modificando profondamente i loro modelli più rappresentativi: i motori “perdono” cilindri e la cubatura si riduce.
In pochi anni perciò le muscle car sono passate dall'apice della loro popolarità al picco. Ripercorriamo allora i trascorsi, attraverso l'ascesa e la caduta dei 5 modelli più importanti.