Con l'arrivo della versione mild hybrid della Fiat Panda si apre una grande sfida nel mercato delle city car elettrificate. In questa precisa porzione, infatti, fino ad oggi la Suzuki Ignis ha dominato incontrastata con il suo sistema SHVS.
Per entrambe si tratta del primo step di (leggera) elettrificazione offerto dalle rispettive Case, e che consente a queste vetture di godere di sgravi fiscali e accedere a una serie di vantaggi, che variano da regione a regione, relativi, ad esempio, alla possibilità di parcheggiare gratuitamente sulle "strisce blu" o accedere alle zone a traffico limitato. Un'elettrificazione comunque non paragonabile dal punto di vista tecnico a sistemi full hybrid o plug-in (qui vi spieghiamo le differenze)
Ecco le rivali nello specifico
Segmento A e numeri diversi
Per la Panda mild hybrid in Fiat hanno scelto un sistema chiamato BSG (acronimo di "belt-integrated starter generator") applicato al motore 1.0 FireFly da 70 CV e abbinato al cambio manuale a 6 marce.
La piccola giapponese invece si affida al sistema 1.2 Dualjet a 4 cilindri e al sistema SHVS, che ha come elemento chiave l’Integrated Starter Generator (ISG), un dispositivo che funge da generatore di corrente, motorino di avviamento e motore elettrico. Sul piatto ci sono 90 CV e 120 Nm di coppia.
Modello | Potenza | Coppia | Omologazione | |
Panda Hybrid | 70 CV | 92 Nm | Euro 6D Temp | |
Ignis Hybrid | 90 CV | 120 Nm | Euro 6D Temp |


Tecnologia nel dettaglio
Il sistema BSG della Fiat Panda mild hybrid è composto da generatore/alternatore a cinghia e impianto a 12 Volt. La compattezza del progetto permette al motore di pesare appena 77 kg, mentre l'elettrificazione permette di ridurre le emissioni in media dal 20 al 30% rispetto al classico 1.2 da 69 CV.
Il sistema BSG è collegato a una batteria al litio da 0,13 kWh e provvede allo spegnimento del propulsore termico al di sotto dei 30 km/h, attivando la modalità coasting e alimentando i vari servizi con l'energia elettrica accumulata. La nota stonata di questo sistema sembra essere il dover inserire la folle per disattivare e attivare lo stop&start.
La peculiarità della Suzuki Ignis Hybrid è invece l’alternatore ISG al posto di un alternatore tradizionale. Si tratta di un componente che riesce a funzionare anche da motore elettrico ma non solo.
Quando si è in marcia l’unità ISG è decisamente più efficiente rispetto a un alternatore convenzionale, assistendo l’unità benzina durante le fasi di accelerazione quando è richiesta una maggiore spinta. Ad alimentare il sistema ci pensa una seconda batteria agli ioni litio collocata sotto il sedile del conducente e con una capacità di 0,37 kWh.


Misure da città
In ambito urbano c'è bisogno di compattezza e per quanto riguarda le dimensioni le due segmento A si trovano esattamente sugli stessi numeri. La Ignis è più lunga di 1 cm con 3,70 m, mentre la Panda è più larga e più alta di 1 cm con 1,67 e 1,61 m. Per quanto riguarda il peso, la sfida viene vinta dalla Suzuki con 850 kg mentre la Panda si ferma circa 200 kg oltre.
Gli interni, invece, vedono un pareggio per quanto riguarda la capacità di carico, che con gli schienali non abbattuti raggiunge per entrambe i 260 l di capacità. La giapponese offre però piccoli aiuti come il volante regolabile in profondità e la telecamera di retromarcia, sempre utile negli spazi angusti dei parcheggi cittadini.
Modello | Lunghezza | Altezza | Larghezza | Peso |
Panda Hybrid | 3,69 m | 1,61 m | 1,67 m | 1050 kg |
Ignis Hybrid | 3,70 m | 1,60 m | 1,66 m | 950 kg |
Trazioni a confronto
Le differenze tornano quando si parla di trazione. Il sistema della Panda, infatti, è un classico anteriore e lascia alla versione 4x4 il compito di portare la piccola del Lingotto nel mondo della trazione integrale.


Sulla Ignis la trazione può anche essere 4×4 (AllGrip Auto) e lavora con un giunto viscoso che distribuisce automaticamente maggiore coppia alle ruote posteriori, solo in condizioni di scarsa aderenza. Questo permette alla vettura di avere tenuta e trazione ottimale anche su fondi scivolosi o su strade innevate. Sulla Ignis c'è anche il sistema hill descent control per garantire il massimo controllo anche nelle discese più difficili o su fondi a bassa aderenza.
I prezzi
Ultimo ma non meno importante il capitolo listini. La Fiat Panda con tecnologia mild hybrid parte da 15.100 euro nell'allestimento City Cross e arriva ai 17.100 della più ricca e rifinita Trussardi. Prezzo livellato a quello della Suzuki Ignis, con prezzo base fissato a 15.700 euro e top a 20.150 euro per la hybrid a GPL.
Fiat Panda mild hybrid | Suzuki Ignis mild hybrid | ||
City Cross | 15.100 euro | Cool 2WD | 15.700 euro |
Launch Edition | 16.100 euro | Top 2WD | 16.950 euro |
Trussardi | 17.100 euro | Top 4WD | 18.450 euro |
Top GPL 2WD | 18.650 euro | ||
Top GPL 4WD | 20.150 euro |