"Ora o mai più". Un modo di dire, un’espressione, che calza a pennello per questa occasione più unica che rara che abbiamo avuto durante una visita al MuDeTec Lamborghini, il Museo delle Tecnologie di Sant’Agata Bolognese: raccontarvi la nuovissima Sian Roadster.
La variante scoperta della supercar ibrida presentata nel 2019 sarà realizzata in appena 19 esemplari, ed ecco perché accendere la telecamera e raccontarvela dal vivo, poggiando insieme gli occhi sul nuovo capolavoro del Toro, è stata un’occasione che non potevamo lasciarci sfuggire.
DNA Lamborghini all'ennesima potenza
Non potendola guidare – ovviamente – il focus del nostro servizio è stato quello di analizzare la nuova Sian Roadster da un punto di vista stilistico. Il Centro Stile guidato da Mitja Borkert ha concentrato nel nuovo bolide modenese tutti gli stilemi che hanno reso, negli anni, le Lamborghini riconoscibili anche da lontano.
Tra tutte, ovviamente, la "linea Gandini" che unisce con un tratto unico il muso alla coda, che sulla Roadster è ben presente nonostante lo stacco dovuto all’assenza di un tetto fisso. Ancora, nella parte frontale si stagliano chiaramente le sagome a "Y" che caratterizzano i gruppi ottici, ma che in realtà vanno ad impreziosire tantissimi dettagli della Sian, come per esempio il tappo del serbatoio.

Oltre alla "ypsilon", però, c’è un altro elemento stilistico che è un evergreen di Sant’Agata e che sulla Sian Roadster non poteva sicuramente mancare, cioè l’esagono. Basta un’occhiata al posteriore: la fanaleria è composta da sei elementi singoli, tre per lato. Piuttosto, non vi pare di trovare qualche piacevole rimando ispirato alla Countach?

La Lambo "scoperta" più potente di tutte
Oltre alla forma c’è tanta sostanza, se si parla della Sian Roadster. Non ci sono differenze rispetto alla coupé, di conseguenza ritroviamo il sistema ibrido dotato di supercondensatori che rimpiazzano le batterie agli ioni di litio, garantendo leggerezza e performance migliori.

Il risultato è di 819 CV totali, con prestazioni, è proprio il caso di dirlo, fulminee - Sian significa "saetta" in dialetto modenese - e cioè uno 0-100 km/h coperto in 2,9" e una velocità massima di 350 km/h.
Opera d’arte in tutti i sensi
Un’auto come la Sian Roadster merita sicuramente un posto all’interno dei migliori musei. Eppure, l’esemplare che abbiamo potuto ammirare ha lasciato il MuDeTec lunedì 13 luglio, rimanendo in esposizione per soli tre giorni. Del resto, è anche giusto che capolavori di tecnica come questi possano essere goduti sul loro habitat principale, cioè l’asfalto (magari quello di una pista).
Resta infine la speranza di poterla ammirare di persona un’altra volta, in futuro. Qualcosa di non assicurato visto che non solo saranno prodotti giusto 19 esemplari per tutto il mondo, ma che sono già stati tutti venduti.