Sui social c’è chi lo paragona al titolo di una nuova serie per Netflix a tema viaggi interstellari e anche chi lo trova ideale per definire un integratore alimentare o magari un nuovo concorrente della “pillola blu”.

Tanti si dicono perplessi e tanti altri denunciano come un nome del genere sia un’offesa alla storia di marchi come Fiat, Citroen, Peugeot, Alfa Romeo o Maserati

Chi vi scrive la pensa in modo diverso: STELLANTIS è il nome perfetto (sulla carta) per definire la futura FCA-PSA. E vi spiego il perchè.

In un mondo dell’auto che entro 12 mesi fra transizione tecnologica, pandemia e crisi conseguenti non riconosceremo più, per battezzare un nuovo gruppo automobilistico - concetto che sa di vecchio anche a parole - serviva un nome che non c’etrasse nulla con l’oggetto automobile.

Perchè ciò che una multinazionale del genere sarà chiamata a produrre e vendere per stare sul mercato non solo andrà ben oltre “le macchine”, ma probabilmente è impossibile prevederlo fino in fondo. E allora non è sbagliato tenersi aperte tutte le strade anche esagerando con un nome “spaziale”.

Fin qui la motivazione pratica dettata dalla trasformazione da “costruttori” a “venditori di mobilità” che tutte le case automobilistiche stanno vivendo obtorto collo.

Poi c’è quella strategica: l’esigenza (impellente) di cambiare lingua.

Il problema non è l’inglese, l’italiano o il francese, ovviamente, ma l’automobilese e cioè quel modo di concepire e comunicare le automobili che da 100 anni è uguale a se stesso per quanto aggiornato nello stile.

L’automobilese non funziona più e non può competere con chi promettere automobili elettriche che “salveranno il pianeta”. E che se le cose si mettessero male ci porterà su Marte con un razzo trasporto persone (Elon Musk / Tesla / Space X - ndr).

Ovviamente un nome disruptive non basta. Non basta evocare le stelle per garantire un futuro luminoso e affascinante. Serve un visione innovativa da comunicare e serve tanto a STELLANTIS, quanto a qualsiasi (ex) casa automobilistica che vuole sopravvivere nel nuovo mondo in cui stiamo per entrare. Tutti.

A leggere il nome sembrerebbe che qualcuno in FCA-PSA lo abbia capito. E io mi auguro che si passi quanto prima da una bella parola coniata a tavolino da un agenzia pubblicitaria (qui la spiegazione), a fatti concreti e quanto più possibile rivoluzionari.