Quarant'anni sembrano tanti, ma se pensiamo che il primo airbag è comparso su un'auto di serie nel 1981, e si trattava naturalmente di un'ammiraglia costosa ed esclusiva (la Mercedes Classe S), ci accorgeremo di quando velocemente sia progredito quello che ad oggi rimane uno dei più efficaci baluardi della sicurezza passiva.

Nel giro di pochi decenni, gli airbag non si sono soltanto moltiplicati, raggiungendo più o meno tutti i passeggeri, ma hanno anche iniziato a popolare le vetture più piccole ed economiche, come cittadine e utilitarie che proprio per le loro dimensioni ridotte sono considerate più vulnerabili delle altre.

Se guardiamo con attenzione, il primato circa il maggior numero di "inflatable curtains" appartiene a una vettura non premium, la piccola Honda Jazz, che ne offre addirittura 10 tra cui quello centrale, posizionato tra i passeggeri anteriori, di cui parliamo poco più avanti. Eppure, c'è ancora molto da fare.

Arrivare dappertutto

Un'automobile media oggi dispone di airbag frontali e laterali, a loro volta divisi tra quelli che fuoriescono all'altezza delle spalle e quelli per la testa (a "tendina") posizionati subito sopra i finestrini. Più quelli per le ginocchia, inserite nella parte bassa della plancia o sotto il piantone dello sterzo, per difendere le gambe dei due occupanti anteriori.

Ci sono però situazioni ulteriori in cui necessita una protezione aggiuntiva. Per questo sono stati introdotti, ad esempio, gli airbag centrali anteriori, utili durante le collisioni laterali per evitare che i due passeggeri spinti uno contro l'altro possano battere la testa e le spalle tra loro, portata al debutto simultaneamente sulla Jazz e sull'ultima generazione della già citata Classe S, dimostrando come la sicurezza sia diventata davvero trasversale. Una soluzione in arrivo, insieme ad altre, anche da Hyundai.

Fotogallery: Airbag, com'è oggi e come sarà in futuro

Frontali anche dietro

Un'altra novità, introdotta ancora sulla Classe S, sono gli airbag frontali per i passeggeri posteriori, che finora sono stati protetti principalmente dagli urti laterali ma non dal possibile scontro con i sedili anteriori in caso di scontro o tamponamento. Questi airbag dalla forma voluminosa sono stati annunciati lo scorso anno durante la presentazione della concept car ESF 2019, mostrata alla stampa lo scorso anno nel centro di ricerca e sviluppo di Sindelfingen, insieme ad altre tecnologie che pian piano promettono di salire sulle auto di serie. 

Lo studio della forma

In generale, la ricerca sta seguendo due distinte direzioni: aggiungere cuscini in ogni spazio possibile oppure studiare forme complesse che permettano ad un numero inferiore di cuscini di avvolgere meglio ogni passeggero. In questa direzione si muove sempre Mercedes, che ha studiato un interessante airbag frontale a cupola che fuoriesce dalla parte alta della plancia.

Il motivo si questa soluzione è duplice: proteggere meglio chi siede alla guida (ma anche il passeggero laterale che ne avrebbe uno uguale) e "svincolare" il volante dal compito di portare il classico airbag frontale. Il tutto in prospettiva del diffondersi della guida autonoma, che porterà con sé volanti più piccoli in grado di "ritirarsi" nella plancia quando l'auto guida da sola e un giorno, probabilmente, farli scomparire del tutto.

Anche Honda ha presentato una nuova soluzione, nella fattispecie per l'airbag del passeggero anteriore, che consiste in una struttura a più camere - una centrale e due laterali, più un cuscino più sottile superiore - in grado di "catturare" la testa dell'occupante anche in caso di movimenti non perfettamente rettilinei. La forma delle camere fa sì che queste si chiudano sull'occupante quasi come una mano, proteggendolo da più direzioni. 

Gli airbag per... l'auto

La soluzione del cuscino ad aria per proteggere dagli urti non è interessante soltanto per chi siede dentro ma secondo le Case può diventarlo anche per contrastare le collisioni esterne. In questo senso, ancora una volta la pioniera è stata Mercedes, che sulla concept ESF del 2009 ha sperimentato delle barre laterali "gonfiabili", attivate da sensori e telecamere capaci di leggere il rischio di un urto imminente, per irrobustire le portiere un attimo prima dell'impatto.

La stessa concept montava anche un'originalissimo cuscino inferiore sotto il vano motore, che serviva però a ridurre la velocità nell'imminenza di una collisione frontale. Gonfiandosi spingeva infatti verso il basso una piastra metallica che strisciando sul terreno aiutava a rallentare l'auto.

Sul cuscino esterno è, infine, al lavoro anche ZF, che sta studiando airbag inseriti nei sottoporta per ammortizzare appunto l'impatto negli urti laterali. Anche qui, la parte più complessa non è il funzionamento dei cuscini in sé ma quello dei sensori che devono saper riconoscere le reali situazioni di pericolo ed evitare anche azionamenti inopportuni. Per questo, ci vorrà ancora un po' prima di vedere questi airbag sulle strade.