Degna erede di un modello che sta iniziando a farsi un nome, la MINI John Cooper Works GP è la più potente variante stradale della gamma. Questa piccola sportiva, sostanzialmente nata per correre in pista e che abbiamo provato nel suo habitat, sfrutta il 2.0 turbo della BMW M135i con 306 CV (75 CV in più della JCW standard) e 450 Nm di coppia.
Se per qualcuno però non fosse abbastanza, ecco che entra in scena Manhart: il preparatore tedesco ha messo le mani sulla John Cooper Works GP da 265 km/h e 0-100 km/h in 5,2 secondi (che fra l'altro può anche montare pneumatici semi-slick ed essere sprovvista di panca posteriore), portando la potenza a 350 CV e la coppia a 530 Nm.
Cattiva dentro, fuori e "sotto"
Gli ingegneri Manhart, oltre alla dose di potenza supplementare, hanno anche aggiunto un nuovo sistema di scarico Remus. Per quanto riguarda l'esterno, il tuner ha installato un body-kit GP3 F350 su una carrozzeria British Racing Green dai numerosi dettagli rossi.


Anche il telaio e le sospensioni hanno subito modifiche, perché la parte anteriore è più bassa di 20 millimetri e quella posteriore di 15 millimetri. Il tutto si appoggia su cerchioni speciali da 19 pollici, neri con contorni rossi. Unica nota "negativa": basandosi sulla MINI JCW GP standard, anche questa è disponibile solo con cambio automatico a otto rapporti.
Fotogallery: MINI John Cooper Works GP Manhart
Tutte vendute
La MINI John Cooper Works GP "standard" è stata prodotta in sole 3.000 unità, e tutte sono già vendute.
Naturalmente, la versione modificata Manhart chiede un sovrapprezzo rispetto ai circa 45.000 euro della GP classica. Di quanto? Questa informazione è riservata ai clienti, solo su richiesta.