La Lotus Emira è l’auto che prende il testimone da un modello che ha fatto la storia per questo marchio inglese, la Lotus Elise, ed è anche l’ultima Lotus sportiva dotata di motore endotermico, prima di passare all’elettrico.

Non è quindi un caso che la Emira abbia già risvegliato l'entusiasmo degli appassionati. E molto probabilmente continuerà a farlo, per diventare un modello di interesse collezionistico. Ecco le nostre impressioni dal vivo, dopo averla vista per la prima volta a Torino.

L’eredità della Elise

La Lotus Emira in realtà sostituirà anche la Exige e la Evora, non solo la Elise, di cui peraltro è stato da poco consegnato l’ultimo esemplare alla persona da cui la macchina ha preso il nome: Elisa Artioli, nipote dell’imprenditore Romano che ai tempi oltre che Bugatti stava rilanciando anche il marchio Lotus. 

Tenendo a mente queste premesse, dunque, si capisce come Lotus voglia trasmettere con la Emira le emozioni di guida legate alla purezza meccanica e alla leggerezza, prima di passare all’elettrico.

Lotus Emira
Lotus Emira

La Porsche Cayman nel mirino

Parliamo di una macchina lunga 441 cm, larga 189 cm, alta 122 cm, con un passo di 257 cm e un peso di 1.405 kg. Caratteristiche, quindi, che la mettono a proprio agio nella guida sportiva su strada, mettendo a disposizione del pilota una compattezza che le supercar moderne hanno sacrificato quasi del tutto. Se volete un riferimento, potete paragonare la Emira ad una Porsche Cayman. 

In termini di design, le proporzioni della carrozzeria sono molto equilibrate senza “sconfessare” l’architettura a motore centrale di questa sportiva. Con forme focalizzate soprattutto sulla generazione di deportanza aerodinamica e sullo smaltimento del calore proveniente dai freni e dalla meccanica.

Lotus Emira, le dimensioni

Lunghezza 441 cm
Larghezza 189 cm
Altezza 122 cm
Passo 257 cm
Peso 1.405 kg (minimo attualmente dichiarato)

Motori e caratteristiche meccaniche

I motori della Emira sono due. Si parte da un 2.0 turbo benzina 4 cilindri di origine AMG con 365 CV (secondo le anticipazioni, da confermare) che equipaggia la Mercedes A 45 AMG, abbinato al cambio automatico doppia-frizione a 8 marce. La versione di punta della Emira invece ha un 3.5 V6 Toyota con compressore volumetrico, con 405 CV e valori di coppia massima diversi a seconda della trasmissione: 420 Nm con il cambio manuale a 6 marce e 430 Nm con l’automatico a 6 marce.

Lotus Emira 3.5 V6 supercharged

motore Toyota 6 cil. a V, 3456 cm3, compressore volumetrico
cambio 6 marce manuale Aisin, 6 marce automatico Aisin 
potenza 405 CV
coppia 430 Nm
0-100 km/h < 4,5 s
Vel. max 290 km/h

Lotus Emira 2.0 turbo

motore AMG 4 cil. in linea, 1991 cm3, turbo
cambio 8 marce DCT Speedshift doppia-frizione
potenza 365 CV (da confermare)
coppia 407 Nm (da confermare)
0-100 km/h da confermare
Vel. max da confermre

Lotus Emira, peculiarità di telaio sospensioni e sterzo

Come da tradizione per il marchio Lotus, sulla Emira si è lavorato molto sulle caratteristiche del telaio. La scocca in alluminio - su cui i motori sono montati in senso trasversale - ha carreggiate più larghe della Evora (con cui la Emira non condivide componenti), quattro sospensioni a triangoli sovrapposti con ammortizzatori e barre antirollio anteriori e posteriori.

L’assetto non è regolabile elettronicamente, ma sono previste due tarature differenti. Il Touring e lo Sport, che è disponibile nel Drivers Package con molle e ammortizzatori dedicati e una riduzione dell’altezza da terra. Anche gli pneumatici cambiano in base al pacchetto scelto, con delle Goodyear Eagle F1 Supersport per la Touring e delle Michelin Pilot Sport Cup 2 per la Sport. Sempre in linea con la filosofia Lotus è lo sterzo, che è a servoassistenza idraulica e non elettrica come ormai su quasi tutte le auto, per filtrare il meno possibile le sensazioni di guida.

Lotus Emira

Elettronica per il piacere di guida

Con in più un risvolto anche per quel che riguarda i quattro programmi di guida Tour, Sport, Race e “OFF”, perché intervengono solo sulle caratteristiche di erogazione del motore, sulle logiche di risposta del cambio automatico e sulle soglie di intervento dei controlli di trazione e stabilità. E non su sterzo e sospensioni che, come detto, sono puramente meccaniche.

La calibrazione degli aiuti alla guida rendono la Emira in Tour una gran turismo che privilegia la stabilità e il controllo dell’auto in tutte le condizioni climatiche. In Sport il retrotreno è più libero di perdere aderenza e il motore è più reattivo, in Race le soglie dinamiche si alzano, permettendo derapate ancora più ampie ma sempre controllate dai sistemi di controllo, fino ad arrivare a disattivare tutto, lasciando l’auto nelle mani di chi guida.

Quando arriva, i prezzi, gli accessori

Fra gli altri accessori ci sono quelli del Design Pack, che prevede pedaliera sportiva, vetri oscurati, cielo in Alcantara nera e pinze dei freni verniciate in giallo, rosso, argento o nera, a seconda delle tinte di carrozzeria. Che al lancio sono sei: blu Seneca (tinta di lancio), giallo Hethel (la sede del marchio inglese), rosso Magma, grigio Shadow (ombra), grigio Nimbus (nuvola) e un verde Dark Verdant.

Lotus Emira

In aggiunta, con il Lower Black Pack si possono in nero lucido le prese d’aria anteriori, lo splitter frontale, le minigonne laterali e il diffusore posteriore. Con il Convenience Pack poi sono previsti i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, la telecamera di retromarcia, una rete portaoggetti posteriore, gli specchietti elettrocromici e i tergicristalli automatici. 

L’arrivo dei primi esemplari è previsto entro l’estate del 2022, con prezzi ancora da ufficializzare. Per la First Edition V6 - al vertice del listino - si sta comunque intorno ai 105.000 euro, messa su strada inclusa.
La Emira con il motore Mercedes-AMG 2.0 turbo è attesa per la fine dell’anno, con listini di partenza da confermare intorno ai 75.000 euro.

Fotogallery: Lotus Emira