Per Lotus si è chiuso un cerchio e una storia iniziata nel 1995. Proprio in quell’anno faceva il suo esordio la Elise, la sportiva inglese che a dicembre 2021 è arrivata all’ultimo atto della sua carriera.

Come in un romanzo, il destino ha voluto che l’ultimo esemplare venisse acquistato da Elisa Artioli, nipote di Romano, l’imprenditore di origini mantovane che negli anni ’90 fu alla guida di Lotus e che utilizzò proprio quel nome per battezzare il modello.

Lo stesso patron di Lotus guidò anche Bugatti e seguì la produzione della EB 110 nella Fabbrica Blu di Campogalliano, la quale verrà convertita a breve in officina e polo museale.

La nascita dell’Elise

Elisa Artioli ha accolto la sua Elise con una lunga lettera che riassume il rapporto tra la sua famiglia e la nascita del modello:

“Nel 1993, quando sono nata, esistevi solo su un foglio di carta. Ancora nessuno sapeva che eravamo destinata a passare la vita insieme”.

Così inizia il racconto della neo proprietaria dell’ultima delle 35.124 Elise mai prodotte, che prosegue ricordando il momento della presentazione della prima generazione nel 1995:

“Era il 12 Settembre 1995 e attendavamo di essere svelate al mondo perché, fino a quel momento, nessuno ci aveva mai viste, soprattutto, nessuno sapeva che sotto il telo non ci sarebbe stata una persona qualsiasi, ma l'Elisa di 2 anni.

Ero attaccata al tuo volante mostrando orgogliosa la mia maglietta con la scritta "I am Elise" e da lì non volevo più scendere. Mi sentivo nel mio mondo come mi sento oggi, quando sono con te, mi siedo e mi trovo a casa”.

Un legame per la vita

Il successo della Lotus Elise è proseguito negli anni con costanti aggiornamenti ed evoluzioni che non hanno mai snaturato l’essenza della sportiva.

Gli ultimi modelli ad essere usciti dalle linee di produzione sono state le versioni 240 e Cup 250 Final Edition, due tra gli allestimenti più completi e potenti mai realizzati per dare l’ultimo saluto ad un’icona tra le auto inglesi.

Ultima Lotus Elise

Ora il focus di Lotus si sposterà sui modelli elettrici, ma un pezzo della sua storia rimarrà sempre tra le mani di chi le ha dato un’identità:

“Cara Elise, ti ho accompagnata dall’inizio alla fine, così come farai tu con la mia vita”.

La lettera completa

"Cara Elise,

Nel 1993, quando sono nata, esistevi solo su un foglio di carta. Ancora nessuno sapeva che eravamo destinate a passare la vita insieme.

Mio nonno ha avuto il suo bel da fare per salvare la Lotus. Per un attimo hai corso il rischio di non nascere mai e mi domando sempre come sarebbe stata la mia vita oggi senza di te.

Per rimettere in piedi la Lotus bisognava rimboccarsi le maniche seguendo una ricetta semplice ma accattivante: mettere su strada una macchina bella e divertente da guidare che potesse riportare il marchio a splendere.

Non so se sia stato il caso o se fosse scritto nel mio destino, perché non solo ero nata allo stesso momento in cui nascevi tu, ma avevo anche il nome che iniziava con la lettera E, come da tradizione di Colin Chapman per i modelli di Lotus. Siccome anche la fortuna ha il suo ruolo, il nonno ha pensato bene di dare il nome della sua prima nipotina a te.

Da quel momento, mi sono trasferita in Inghilterra e venivo spesso in Fabbrica a vedere come stavi crescendo fino a quando è arrivato il momento tanto atteso della presentazione di Francoforte.

Era il 12 Settembre 1995 e attendavamo di essere svelate al mondo perché, fino a quel momento, nessuno ci aveva mai viste, soprattutto, nessuno sapeva che sotto il telo non ci sarebbe stata una persona qualsiasi, ma l'Elisa di 2 anni.

Ero attaccata al tuo volante mostrando orgogliosa la mia maglietta con la scritta "I am Elise" e da lì non volevo più scendere. Mi sentivo nel mio mondo come mi sento oggi, quando sono con te, mi siedo e mi trovo a casa.

Ci sono voluti un po' di anni per capire che non mi chiamavo veramente Lotus Elise, ma il nostro legame continua a crescere. Avevo solo 4 anni e già ti ammiravo in garage aspettando di poterti guidare.

La prima volta che siamo uscite da quel garage assieme mi tremavano le mani dall'agitazione, erano ormai passati 15 anni durante i quali mi sono immaginata tantissime volte quel momento.

Da quel giorno guidare è diventata la mia passione, guidare con te, lo sottolineo perché nessun' altra macchina mi regala le stesse emozioni.

Quanti passi di montagna abbiamo percorso assieme, quanti posti abbiamo visto e quante persone abbiamo conosciuto.

Sei unica nel tuo genere e, per non farti più sentire sola quando mi aspetti nel garage, avrai presto una sorellina.

Ho lavorato duramente per realizzare il mio sogno nel cassetto: comprare l'ultima Elise.

Ho imparato dal nonno che dobbiamo riconcorrere i nostri sogni, e questo lo devo a lui.

Cara Elise ti ho accompagnata dall'inizio alla fine, così come farai tu con la mia vita".

Fotogallery: L'ultima Lotus Elise