Finisce un'era per la famosa Fabbrica Blu di Campogalliano (MO), quella che tra il 1987 e il 1995 è stata la sede di Bugatti Automobili e ha visto la produzione di 139 favolose Bugatti EB110.

Ezio ed Enrico Pavesi, i Custodi che hanno preservato la storia e la memoria della Bugatti italiana, lasciano il loro presidio dello stabilimento modenese per lasciarlo al suo futuro già delineato dal nuovo proprietario, il collezionista e investitore americano Adrien Labi che ha già iniziato i lavori di trasformazione in officina e polo museale.

I Custodi dicono addio

La famiglia Pavesi che negli ultimi anni si è occupata della cura e conservazione della Fabbrica Blu nello stato in cui era al tempo glorioso della creazione, delle visite guidate e dell'archivio storico dell'avventura voluta da Romano Artioli termina il suo impegno di Custodi parlando di "piani non in linea con i loro valori".

I Custodi della Fabbrica Blu Bugatti di Campogalliano
Ezio ed Enrico Pavesi, i Custodi della Fabbrica Blu Bugatti di Campogalliano
I Custodi della Fabbrica Blu Bugatti di Campogalliano
Ezio Pavesi

Nello specifico Ezio Pavesi, in fabbrica dal 1991, dice:

"Ho sempre sognato di essere parte della nuova vita della fabbrica, ho dato consigli e offerto il mio aiuto. Negli ultimi mesi ho visto con i miei occhi tutti gli alberi e il verde di cui mi sono preso cura in questi anni, venire tagliati in pochi giorni, le piastrelle rimosse dai pavimenti, come tutti gli uffici e gli impianti rimasti. Sento che questo gioiello di storia e tradizione non è valorizzato abbastanza. Spero comunque dal profondo del mio cuore che il futuro della Fabbrica Blu sia luminoso, ma io non riesco ad identificarmi con l’attuale progetto."

Il figlio, Enrico Pavesi, aggiunge:

"Oggi ho 24 anni e in questa fabbrica ci sono nato, la mia intera vita è legata a questo luogo. Ho aiutato mio padre fin da piccolo - prima per obbligo poi per passione. Ho visto mio padre dedicare la sua vita e combattere per questo luogo senza mai arrendersi. Tutti i visitatori che abbiamo ospitato si sono appassionati e sono rimasti strabiliati da ogni storia che la fabbrica raccontava. Mi spezza il cuore vedere la fine di quest’era, ancora di più sapendo cosa significa per mio padre e per la mia famiglia. Continueremo comunque il nostro impegno attraverso l’archivio curato dall’associazione storico culturale “Bugatti Automobili Campogalliano APS".

Ricordiamo infatti che l’associazione storico culturale “Bugatti Automobili Campogalliano APS” nata nel 2021 senza scopo di lucro ha l’obiettivo di raccogliere, tutelare, proteggere e valorizzare tutto il patrimonio storico inerente alla presenza del marchio Bugatti in Italia tra il 1987 e il 1990. Il suo archivio attualmente raccoglie più di 1.000 tra
oggetti e documenti connessi alla storia della Bugatti Automobili di Campogalliano e un importante archivio fotografico. L'obiettivo è quello di trovare un luogo fisico dove poter creare un ritrovo, un “santuario”, per poter continuare a raccogliere e a raccontare la storia della Bugatti italiana.

I Custodi della Fabbrica Blu Bugatti di Campogalliano

Il padre della Fabbrica Blu è perplesso

A seguito dell'annuncio della "resa" da parte dei Custodi della Fabbrica Blu abbiamo contattato il padre dello stabilimento Bugatti di Campogalliano, l'architetto Giampaolo Benedini che ci confessa di essere rimasto perplesso di fronte ai primi lavori visibili anche all'esterno del fabbricato, in particolare al cospetto del taglio degli alberi che erano più di cento (compreso un pioppo secolare) e ora sono solo due.

I Custodi della Fabbrica Blu Bugatti di Campogalliano

Benedini ci dice:

"La Fabbrica Blu è un'icona legata al marchio, al territorio e alla comunità. A giudicare dai primi segnali, dai rottami visibili fuori dallo stabilimento e dalla totale eliminazione della vegetazione, il rischio è che si perda la storia e la natura di un'opera che era stata creata come tale fin nei minimi dettagli.

Pare strano invece che i lavori, apparentemente iniziati prima della presentazione di un progetto e delle relative autorizzazioni, non sia partito dal tetto che dopo anni di abbandono necessitava di cure urgenti."

Anche per questo l'architetto Benedini che ha progettato la fabbrica di Bugatti Automobili ha chiesto al Ministero per i beni culturali un intervento per la protezione del suo progetto, dato che i primi segnali sembrano andare contro l'originalità di un'opera d'arte che come tale va tutelata da stravolgimenti che ne riducono il valore.

Fotogallery: Bugatti EB110, il raduno dei 30 anni a Campogalliano

La parola alla nuova proprietà

Per correttezza abbiamo parlato anche con la nuova proprietà dell'ex stabilimento Bugatti, per la precisione con Francesco Panzeri in veste di rappresentate di La Fabbrica Blu S.r.l., la società che gestirà le attività del nuovo polo museale voluto da Adrien Labi.

Panzeri, che si occupa anche della logistica delle vetture che saranno movimentate e custodite a Campogalliano attraverso la svizzera RPM Logistic System Sa, ci dice:

"Per lo stabilimento ex Bugatti è arrivato il momento di voltare pagina e di ospitare il museo dell'auto più grande d'Europa mettendo a norma gli interni con dei lavori dovuti. Anche al taglio degli alberi seguirà una nuova piantumazione."

Con riferimento ai Custodi, lo stesso Panzeri aggiunge di essere "ammirato per quello che hanno fatto", invitando anche l'architetto Benedini a un dialogo costruttivo.

Noi ce la ricorderemo così

In attesa di ulteriori sviluppi, ci piace ricordare la Fabbrica di Campogalliano così come l'hanno ripresa le telecamere di Motor1.com.

Iniziamo con lo speciale dedicato alla presentazione della nuova Centodieci organizzata nel 2019 da Bugatti all'interno della Fabbrica Blu.

Questo secondo video è stato invece realizzato durante l'ultimo evento pubblico promosso nel settembre 2021 dall'associazione fondata da Ezio ed Enrico. Proprio in quell'occasione la vecchia proprietà ha annunciato la vendita ad Adrien Labi, presente personalmente durante la conferenza.

Fotogallery: I Custodi della Fabbrica Blu Bugatti di Campogalliano